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  • Conte, ecco perché ha lasciato la Juve

    Conte, ecco perché ha lasciato la Juve

    'Metodo Conte'. Oggi esce il nuovo libro sul ct della Nazionale, scritto da Alessandro Alciato. Il giornalista rivela i motivi che hanno portato al divorzio tra l'allenatore e la Juventus nell'estate del 2014: il mancato acquisto di Cuadrado; la mancata rassicurazione della società sulla conferma di Vidal e Pogba; il giro del mondo in meno di 80 giorni fatto nella tournée pre-campionato; i dissapori con il responsabile della comunicazione bianconera Claudio Albanese

    DELUSIONE BUFFON - Il primo capitolo, intitolato 'Buffon, da te non me lo sarei mai aspettato', racconta un episodio del 17 maggio 2014 a Vinovo. La Juve è già campione d'Italia, ma Conte vuole superare quota 100 punti in classifica nell'ultima partita in casa contro il Cagliari. Mentre Conte è seduto in sala video con gli altri giocatori, entra Buffon con Marotta: "Mister, scusi un istante, il direttore vuole fare chiarezza sulla questione dei premi da pagare alla squadra, dopo la vittoria dello Scudetto". Non l'avesse mai detto, Buffon. In quei cinquanta metri quadrati si è scatenato l'inferno. Una furia di improperi rabbiosi, all'apparenza non giustificata dal momento. Conte si è messo a urlare, posseduto dal demonio di una possibile sconfitta o, ancora peggio, di una probabile pancia piena: "Mi avete rotto! Rotto, capito? E adesso andate tutti fuori dalle palle. Fuori, non voglio più vedervi. Fuori, ho detto!". "Ma, mister...". "Zitto Gigi, da quella bocca non deve più uscire una parola. Non me lo far ripetere. Proprio da te non me lo sarei mai aspettato. I premi... Ma pensa te, ’sti stronzi. Gigi, tu sei il capitano. E non capisci niente di niente, anzi diciamolo proprio, tu non capisci un cazzo. Sei una delusione, una sconfitta appena apri la bocca. Tu come tutti questi altri deficienti". Il capitolo si chiude con le considerazioni di Buffon e con l'esito della sfuriata 'studiata a tavolino': vittoria contro il Cagliari e record di punti. 

    JUVE VS NAZIONALE - Poi Conte è diventato ct dell'Italia, ma la tensione con i bianconeri non si è allentata. Il presidente federale Carlo Tavecchio conferma: "Non uso giri di parole, con la Juventus ci sono grosse difficoltà. Conte è una persona molto forte di carattere, si sente vessato dal suo ex club anche sotto certi aspetti economici, quindi direi che il recupero del rapporto con la Juventus è molto difficile. Poi anche Allegri ci ha messo del suo, quando ha detto che gli stage richiesti da Conte non andavano fatti. 

    CASO MARCHISIO - Il momento di maggiore tensione è stato quello dell'infortunio a Marchisio, alla vigilia della gara contro la Bugaria. A Sofia si andò a un passo dalla rottura: "Quelli sono stati momenti tesissimi", ricorda Tavecchio. "I più tesi da quando Conte è arrivato in Nazionale. Non era sereno, si sentiva vilipeso. Siamo stati insieme tutta la sera nell’albergo, era arrabbiato, la tensione aveva raggiunto livelli di guardia. "Presidente, c’è un disegno contro di me". "Antonio, questo non è vero. Certo è che si è creata una situazione rocambolesca". "C’è sempre la Juventus di mezzo, mi remano contro", concluse il ct". La questione rientrò, ma la vicenda resta in sospeso come scrive Tuttosport

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