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  • De Laurentiis: 'Spalletti? Un errore non trattenerlo. Ecco cos'è successo con Garcia all'intervallo di Napoli-Empoli...'

    De Laurentiis: 'Spalletti? Un errore non trattenerlo. Ecco cos'è successo con Garcia all'intervallo di Napoli-Empoli...'

    Nella lunga conferenza stampa di questa mattina del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, c'è un tema che è stato tanto al centro dei dialoghi, ovvero l'addio di Luciano Spalletti:

    ERRORE CON SPALLETTI - "Mi sono assunto tutte le colpe perché avevo fatto bene il contratto a Spalletti. Spalletti aveva lo stesso contratto di Benitez. Quando a un certo punto ho esercitato l'opzione, e anche qui vedo che nel mondo del calcio l'istituto giuridico dell'opzione non è capito perché molti pensano che l'opzione sia un fatto bilaterale. No, l'opzione è unilaterale. Quando vieni a negoziare con me ti dico che ti faccio un contratto per questo tempo più un'opzione per altro tempo. Quest'opzione ha un valore e puoi dire che non ti sta bene. Sia con Benitez che con Spalletti l'opzione prevedeva un ulteriore anno per un'altra stagione e io entro un termine predeterminato avevo il diritto di esercitarla e di dire con una comunicazione scritta (perché legalmente serve la notifica scritta). È un fatto dovuto di pura esecuzione giuridica. Al Maschio Angioino, Premio Bearzot del 24 marzo, quindi distanti dalle tre partite con il Milan, dico che Spalletti sarebbe rimasto con noi. Lui non smentisce.  il 21 aprile per tirare su il morale di Spalletti pensando 'Si sarà ammosciato dopo le partite con il Milan' gli ho fatto capire che ero assolutamente con lui e non lo avrei biasimato per l'uscita dalla Champions. Gli mandai giuridicamente l'esercizio dell'opzione del rinnovo. Allora inviai a Spalletti questa PEC con cui esercitavo l'opzione per la stagione successiva. Mai avrei creduto che nella cena del 12 maggio ci comunicasse l'intenzione di volersi prendere un periodo sabbatico, tornare a fare il contadino, a coltivare la sua bellissima terra, in Toscana".

    DIFFERENZE CON LA PASSATA STAGIONE - "Non dimenticate che lo scorso anno è stato più semplice di questo. Non dimenticate che il Liverpool è arrivato quinto, l'Ajax terzo. Questi successi, meritatissimi, avendo giocato un calcio molto bello. Ma quest'anno avremmo avuto più problemi con questo Liverpool e questo Ajax".

    L'ADDIO DI SPALLETTI - "Il motivo? Forse lui ha immaginato che aveva tirato fuori da questo gruppo il massimo che poteva. Poi non sono nella sua testa, non posso capire fino in fondo. Per uno che non ha vinto mai in Italia e in Europa nulla, fila tutto liscio, è umano uscire così dalla scena".

    OPZIONE E PEC - "Non mi sono fatto fregare ma voluto far fare da Spalletti. L'opzione io l'ho esercitata come cura per lenirgli le tre partite non andate a buon fine. Questo mi ha indisposto ancora di più successivamente. Avvisarlo per la PEC? E che gli devo dire, è nel contratto. Lui si è indispettito? Io non sono irrequieto, ho abituato il mio carattere a sopportare e supportare. Per i trascorsi avuti il carattere di Spalletti ha bisogno di andare a briglie sciolte. In Nazionale forse, non allenando tutti i giorni, è nell'ambiente giusto".

    RAPPORTO CON SPALLETTI - "Avendo tutti quei punti di vantaggio sulle inseguitrici che rapporto dovevo avere? Ero molto assente per seguire il lavoro cinematografico. Non ho mai avuto questo contrasto con Spalletti. Non era una questione di rapporti, non ci confrontavamo quotidianamente. Può essere sia stato questo a spingerlo all'addio, non entro nel merito. Uno che mi viene a dire 'Presidente, voglio tornare a curare le mie cose. È stato faticosissimo, mi sono impegnato in maniera estrema. Mi lasci andare'. Poi vai ad allenare la Nazionale e c'è una contraddizione in tutto ciò. Se avesse detto di voler uscire da vincitore e basta avrebbe lenito ed edulcorato questa mia decisione. L'errore è stato mio, ripeto: non avrei dovuto concederglielo. La penale? Sta in mano agli avvocati. Per me i soldi sono un mezzo, non sono un fine. Quel che sarà sarà".

    GARCIA - "Ho sentito dire 'Ma chi ha preso? Ha preso un bollito'. Fossi un allenatore vi farei causa. Ho sentito dire fosse bollito lui, anche Mazzarri. Allora adesso ve lo cucino così vi togliete lo sfizio del bollito. Garcia è stato il miglior allenatore della Ligue 1 nel 2011, miglior tecnico francese nel 2013 e 2014. Arriva alla Roma: 10 vittorie consecutive e un secondo posto con 85 punti. Replica il secondo posto e nel 2016 viene esonerato ma per vari pettegolezzi che non voglio tirar fuori. Roma con uno spogliatoio mica facile da gestire. 2017/18, finale di Europa League contro l'Atletico Madrid alla guida del Marsiglia. 2019/20, semifinale di Champions eliminando Manchester City e Juve con il Lione. Quando a Capodimonte lui disse di non aver visto le partite del Napoli lo presi come un gioco. Ma poi dimostrò di voler andare per un suo percorso. Spalletti quando gli abbiamo portato i nuovi giocatori come Kim li ha adoperati subito. Perché lui non ha fatto lo stesso con i vari Natan e Lindstrom? Se lo avessi mandato subito a casa cosa avreste detto? Rivoluzione. Se avessi portato subito Mazzarri come doctor tuttofare avreste pensato 'De Laurentiis è impazzito, decide ancora una volta tutto lui'. Ho dato opportunità a Garcia, parlandoci. Quando ha ascoltato, delle volte come a Lecce, abbiamo vinto 4-0. Non sono stato bravo io, mi ci sono dedicato. Quando mi allontanavo faceva cose discutibili e perdevamo. L'ho mandato via perché l'ultima volta sono sceso negli spogliatoi dicendogli che secondo me sbagliava a giocare in quel modo. Mi rispose 'Mi lasci fare' con antipatia. E uno del genere o lo mandi a quel paese o ti stai zitto. Durante l'intervallo con l'Empoli gli ho detto 'Che cazzo stai combinando? Vuoi farti mandare via?'".

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