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  • Handanovic salva l'Inter da Icardi, ma non c'è fretta per il rinnovo

    Handanovic salva l'Inter da Icardi, ma non c'è fretta per il rinnovo

    • Andrea Sereni
    In trincea, per 10 e più minuti. L’Empoli a caricare come un toro, a testa bassa alla ricerca del pareggio. Samir Handanovic non ha perso l’apparente, glaciale, calma: un elmetto virtuale calato sul capo, fascia da capitano al braccio sinistro, guantoni a cingere le mani, e concentrazione massima. Pronto a rispondere agli assalti, sempre: per salvare l’Inter da un’atroce beffa e trascinarla in Champions League.

    MIRACOLOSO - I momenti difficili capitano a tutti, anche a chi sembra all’apparenza indifferente a ogni tipo di critica. Non dev’essere stato semplice neanche per lui, ad esempio dopo la partita con la Juventus di un anno fa (immobile sul tiro di Douglas Costa che vale l’1-0 bianconero). Leader silenzioso, sguardo duro ma buono, Handanovic si è rialzato ed ha vissuto una stagione da assoluto protagonista. Sempre titolare in campionato, ha eguagliato Il suo personale record di 17 clean sheet (con percentuale del 75% di tiri parati), 106 in totale da quando veste nerazzurro. Dal 13 febbraio la società lo ha anche eletto capitano al posto del bizzoso Icardi. Nella partita più importante, nel momento decisivo, dalle parole si è passati ai fatti: il centravanti argentino, senza più fascia al braccio, fallisce il rigore che avrebbe regalato la qualificazione. L’Empoli va all’attacco ma trova un vero e proprio muro, eretto dal neo capitano. Caputo calcia a botta sicura, ma viene respinto. Stessa sorte tocca ai tentativi di Farias e, a tempo scaduto, di Ucan. Interventi miracolosi che hanno regalato la Champions, esaltati dal pubblico e dai compagni nella festa post partita. Un tifoso nerazzurro, goliardicamente, ha perfino proposto su change.org una petizione per la canonizzazione dello sloveno.

    FUTURO - Santo o meno, Handanovic è centrale nei pensieri della dirigenza sull’Inter che verrà. L’ex Udinese è sotto contratto per 3,2 milioni a stagione fino al 2021. La società rifletterà nelle prossime settimane su un possibile rinnovo per un ulteriore anno, portando così la scadenza al 2022. Non c'è fretta, ci sono diverse valutazioni da fare, anche in prospettiva. Quel che è sicuro è che, da settembre, il neo capitano sarà ancora titolare, nel ruolo che detiene ormai dal 2012. Padelli dovrebbe restare come secondo, nonostante il probabile riscatto di Radu dal Genoa. L’Inter e San Handanovic ancora insieme: antidivo per eccellenza ma, quando conta, guida sicura per il gruppo.

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