
Il cross di Neeskens, il rigore di Jugovic: Ajax-Juve è una finale
Ma i momenti da ricordare sono tanti. Edizione 1974-75 di Coppa Uefa, ottavi, partita di ritorno ad Amsterdam, vince l’Ajax 2-1, ma all’andata aveva vinto la Juve 1-0. Uomo-partita Flipper Damiani, a segno nelle due gare: passano i bianconeri. Salto in avanti di vent’anni: semifinali di Champions, lezione di calcio della Juventus di Lippi campione in carica contro gli olandesi, 2-1 all’andata in Olanda (occhio alle date: era il 9 aprile - esattamente come stavolta - i gol li segnarono Vieri e Amoruso, di Litmanen l’acuto dei Lancieri), 4-1 al ritorno, una formalità: il calcio è questa cosa qua. L’ultimo incrocio tra le due risale al 2010, sedicesimi di Europa League. 2-1 per la Juve ad Amsterdam (una delle migliori partite in bianconero di Amauri, che segna una doppietta), 0-0 a Torino: avanti Juve.
E quindi proviamo a giocare, azzardando una formazione «all time» dell’Ajax. Verrebbe da dire: Cruijff, più altri dieci. Nella cesta ci sono moltissime mele di qualità. Proviamoci, squadra schierata col classico 3-4-3 (non ammessi i calciatori attualmente in organico). In porta Van der Sar (oggi dirigente) non si discute. Difesa con Danny Blind (ma siamo stati indecisi fino all’ultimo con Suurbier), l’immenso Ruud Krol e uno tra Barry Hulshoff (colonna della squadra anni 70) e Frank de Boer, vada per il primo, un duro come ce ne sono stati pochi. A centrocampo non può mancare Neeskens (il Calcio Totale è lui, altro che: non solo un uomo-squadra, ma una squadra riassunta in un uomo), vicino gli piazziamo l’imprescindibile Rijkaard, optiamo per Haan preferendolo a Sneijder, Seedorf, Van der Vart, Davids e un mito come Swart (in maglia biancorossa dal 1956 al 1973, 603 presenze e 228 gol) e chiediamo al grande Keizer - era la spalla di Cruijff - di sacrificarsi come quarto a sinistra (in realtà lui giocava venti metri più avanti). Ma il sacrificio è dettato dal brivido di piacere che ci dà quando - e lasciamo fuori fuoriclasse come Ibrahinmovic, Suarez e Rep - immaginiamo ad un attacco formato da Cruijff, Van Basten e Bergkamp. Roba da commuoversi. E c’è poco altro da aggiungere.
