Redazione Calciomercato

Inter, è già la "Fatal Bologna". Inzaghi deve gestirsi fra sogno Triplete e necessità di vincere almeno un titolo
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Così l’Inter perde il vantaggio, anche di un piccolo punticino. Che sarebbe stato quasi nulla, a cinque giornate dalla fine. Però avrebbe consentito ai nerazzurri di gestire il proprio destino nello slalom del calendario tanto insidioso quanto difficile da pronosticare.
I giudizi sui singoli non offrono l’opportunità di esagerare con gli aggettivi. Sommer offre sicurezza anche nell’ordinaria amministrazione. Tre caratteristiche differenti dal trio difensivo: Pavard ci mette l’esperienza, Acerbi la stanchezza, Bastoni l’irruenza. L’elenco dei centrocampisti: Darmian si amministra con giudizio, Barella combatte senza tregua, Calhanoglu al solito dà linearità, Mkhitaryan pare imprescindibile ma poi si arrende all’ammonizione, Carlos Augusto soffre con Ndoye ma meno di tanti suoi colleghi. In avanti Lautaro fa il suo, cioè tanto. E Correa anche, cioè poco. Dalla panchina entrano Dimarco, Frattesi e Taremi, per il contributo doveroso nell’ultima mezz’ora. Arnautovic e Bisseck per gli spiccioli dei minuti di recupero. A Bologna i panchinari sono sembrati poco più che trasparenti, ma pronti per il derby di mercoledì, che vale la finale di Coppa Italia.
L’impressione è che Inzaghi debba gestire il sogno del Triplete, la necessità di mettere in bacheca almeno un titolo e l’evidenza della stanchezza dopo già cinquanta (50!) partite stagionali, un’enormità rispetto alle trentasei del Napoli (33 di campionato più appena 3 di Coppa Italia). Il divario degli impegni è destinato ad aumentare. Invece il vantaggio in classifica è diminuito. Anzi, è stato annullato. Nella “fatal Bologna”…
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