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  • Inter, il vero Eriksen è un piacere per gli occhi. Per Conte il bello arriva adesso
Inter, il vero Eriksen è un piacere per gli occhi. Per Conte il bello arriva adesso

Inter, il vero Eriksen è un piacere per gli occhi. Per Conte il bello arriva adesso

  • Pasquale Guarro

Adesso ci siamo, Eriksen inizia a girare e per l’Inter è tutta un’altra musica. Per lui, Conte, ha spostato le pedine del suo 3-5-2, ha rispolverato il trequartista, ruolo che veste a pennello il danese e che nel calcio moderno qualcuno ha tentato di far sparire. Libero, scevro da obblighi ingabbianti, svincolato da tatticismi e sfrenate marcature. Con la Samp in possesso palla, Eriksen si è limitato a guardare con sufficiente attenzione Bertolacci, ma con l’attrezzo in possesso dei nerazzurri, ha sprigionato la sua classe essenziale. 

QUELLO CHE SERVIVA - Due tocchi, pensiero veloce, visione periferica. Il triangolo con Lukaku è la sintesi di chi pensa calcio con altruismo e immagina già l’azione concludersi mentre prende forma. Ciò che serviva a un’Inter prevedibile e bloccata, resa tale anche dalle contromisure degli avversari che, nel tempo, hanno imparato ad arginare il 3-5-2 di Conte, ancor meno frizzante, in nerazzurro, per l’assenza di vere e proprie mezzali d’assalto. 

EQUILIBRIO PROVVISORIO - Eriksen è la carta che spariglia, il campione che cambia le cose. Conte predica in nome dell’equilibrio, sapendo che quello di ieri può essere solo provvisorio. L’Inter dei titolari prevede Brozovic al posto di Gagliardini e seppur il croato sia indiscutibilmente più forte e completo rispetto all’italiano, possiede un’interdizione e una fisicità diverse. Come diversa è l’interpretazione del ruolo, che Brozovic non veste sempre in maniera ordinata, lasciando, di tanto in tanto, vuota la zona di competenza. 


LA MISSIONE DI CONTE - Ecco, la vera missione di Conte potrebbe presto essere proprio questa. Riuscire a far coesistere sul terreno di gioco Eriksen e Brozovic, probabilmente chiedendo al croato maggiore applicazione. Più corsa di qualità che di quantità. Così da lasciare libero Eriksen di muoversi con la stessa leggerezza vista ieri. Il danese ha saputo farsi trovare tra le linee ed è stato rapidissimo nell’innescare le due punte. Non c’è dubbio, l’Inter deve ripartire dall’ex Tottenham, e dopo il rodaggio iniziale, i nerazzurri sembrano adesso pronti a supportarlo per cambiare giri al proprio motore.


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