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  • Inter-Spalletti: se sarà addio sarà scontro. Sceglie Zhang, ma niente accordi

    Inter-Spalletti: se sarà addio sarà scontro. Sceglie Zhang, ma niente accordi

    Un presente tutto da scrivere e un futuro che deve ancora essere stabilito ma che, dopo gli ultimi risultati, sembra sempre più delineato. L'Inter non è ancora certa dell'accesso alla prossima Champions League, e tanto del futuro del club nerazzurro passerà proprio da questo obiettivo considerato il minimo per questa annata. Il futuro però difficilmente vedrà Luciano Spalletti seduto in panchina perché proprio il presente e i 4 pareggi nelle ultime 6 partite hanno fatto storcere il naso anche a chi, all'interno dell'Inter, spingeva per una riconferma.

    SE SARÀ ADDIO NON SARÀ LOW COST - Una situazione di stallo che sta rischiando di compromettere i risultati del club e su cui aleggiano i fantasmi di Antonio Conte e Massimiliano Allegri. Una situazione non semplice da gestire all'interno e fuori dalle mura di Appiano Gentile e che sta portando sempre più la dirigenza nerazzurra verso la necessità di dare una scossa all'ambiente a fine anno con l'addio all'allenatore toscano. Un addio che, come ricorda la Gazzetta dello Sport, non sarà low cost.

    DECIDE ZHANG - Spalletti non acconsentirà a trattare una buonuscita per liberare l'Inter dal peso del suo ricco ingaggio (e di quello del suo staff). Il club nerazzurro a inizio anno ha rinnovato il contratto fino al 30 giugno 2021, sostanzialmente guadagnandosi altri due anni di accordo, che costeranno circa 28 milioni di euro alle casse del club. La decisione finale sarà presa inevitabilmente da Zhang Jindong, il patron di Suning che è stato, almeno fino ad oggi, colui che ha preso tempo sul possibile addio. I costi ci sono e sono notevoli, ma la spinta di tutto l'ambiente sta portando a un addio sempre più inevitabile.

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