Juve, Dzeko è lì. Il bomber prende tempo con il City e aspetta i bianconeri

05 set 2013

Allo scadere della fatidica mezzanotte di lunedi 31 maggio, Edin Dzeko non è diventato un giocatore del Manchester City. Una "non notizia" molto attesa dai tifosi della Juve, quanto mai inclini in questa occasione ad apprezzare il detto anglosassone "no news is good news". In effetti per la Juve si è trattata di una gran bella notizia. La più importante però è arrivata qualche ora dopo. Per l'esattezza nel corso del pomeriggio, quando a Torino, hanno appreso che, almeno per il momento il centravanti bosniaco per il momento ha intenzione di rimandare la firma con la formazione di Roberto Mancini. Opportunamente consigliato dal suo entourage, Dzeko vuole infatti verificare la possibilità di accasarsi in una società di maggiore blasone rispetto al pur ricco e ambizioso City. E dal momento che a un'occasione milionaria non si rinuncia in nome dei sogni o di astratte promesse, è logico pensare che nel frattempo al giocatore, al padre Mito e all'agente Alen Augustincic siano arrivate assicurazioni precise sulla volontà di definire il suo acquisto. Quel club ha sede a Torino, in Corso Galileo Ferraris 32. L'offensiva per portare Dzeko alla Juve è partita. Dzeko vale molto quindi costa molto. Non i 40 milioni inseriti nella clausola rescissoria, ormai saduta. Ma almeno una trentina. Margine per trattare dunque ce n'è, anche perchè al Wolfsburg sono consapevoli di avere una sorta di debito di riconosenza verso un giocatore che li ha portati al primo scudetto della propria storia e l'acquisto di tre anni fa comportò un investimento di soli quattro milioni.

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