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Juve, l'affare Bernardeschi col Barcellona è impossibile: Sarri deve valorizzarlo, è meglio di Ramsey

Juve, l'affare Bernardeschi col Barcellona è impossibile: Sarri deve valorizzarlo, è meglio di Ramsey

  • Giancarlo Padovan
    Giancarlo Padovan
Non ho la pretesa di conoscere la verità sulla vicenda Bernardeschi-Rakitic, ma qualcosa di sicuro vorrei scriverlo. Intanto che se ne era parlato la scorsa estate e che la possibilità era sfumata quando si è passati a trattare l’entità del conguaglio. Sarebbe il Barcellona a doverlo versare e la Juve lo vuole consistente. Sia perché crede nel valore di Bernardeschi, sia perché la società ne ha bisogno. La proposta è stata ripresentata nelle settimane scorse e non se ne è fatto nulla per lo stesso motivo. Quindi, al 90 per cento, lo scambio non si farà adesso e probabilmente non si farà mai. 

Questo non significa che Bernardeschi resterà alla Juve, ma neppure che se ne andrà certamente. L’unica certezza è che la Juve ha bisogno di incassare e Bernardeschi è uno dei pochi giocatori con il quale ci può riuscire. Dalla sua pesano un ingaggio sopportabile e la giovane età. Per quanto riguarda le prestazioni dipende più da Maurizio Sarri che dal calciatore.

Bernardeschi - mi pare ormai chiaro per tutti - non è e non può fare il trequartista. Per la verità non lo può fare neanche Ramsey e questo dovrebbe condurre Sarri alla conclusione di rinunciarvi, ma è un discorso che ci porterebbe fuori tema.

Tuttavia con il 4-3-3 la Juve sarebbe più logica, più funzionale e più europea. Non si tratta solo di trovare un posto a più giocatori, ma di stabilire quante frecce avere nella propria faretra.

In un attacco a tre possono giocare sia Douglas Costa o Bernardeschi, sia Dybala con Ronaldo, alternato ad Higuain. Certo, per reperire quell’equilibrio che manca, Ronaldo dovrebbe spostarsi al centro e Dybala a destra. Il problema è che Ronaldo al centro non vuole giocare, eppure sarebbe l’unico posto in cui, in fase difensiva, potrebbe astenersi senza procurare nocumento. A sinistra, invece, o si sacrifica Matuidi (che, infatti, quando conta gioca sempre) oppure la Juve è facilmente attaccabile.

Insomma, il 4-3-3, oltre ad essere il sistema di gioco preferito da Sarri, sarebbe il più logico per l’equilibrio, il più funzionale per i calciatori (Bernardeschi è un esterno come Douglas Costa) e il più europeo per l’occupazione del campo.
Ma difficilmente andrà così. Sarri, tranne qualche eccezione, insisterà con Ramsey e il trequartista. Così uno come Bernardeschi, per essere rilanciato o valorizzato, dovrà fare la mezzala. Ruolo inventatogli da Allegri e che l’ex fiorentino ha dimostrato di saper interpretare anche con Sarri. Si tratta solo di insistere per preservare un patrimonio della società e del calcio italiano. Nessuno deve dimenticare che Bernardeschi è anche un Nazionale e con Mancini ha dimostrato di saper coprire i ruoli più inaspettati. Meglio comunque da finto centravanti (esperimento realizzato in azzurro) che da trequartista. 

E’ venuto anche il tempo della mia autocritica: quando ha giocato nella Juve sono sempre stato piuttosto critico con Bernardeschi, ma il recente Ramsey me lo ha sinceramente fatto rimpiangere. Non foss’altro - e sono riduttivo - per la quantità di corsa ed energia che l’ex fiorentino sprigiona rispetto al gallese. Dirò di più: forse Bernardeschi serve più di Rabiot. Il francese ha un fisico potente, ma va troppo piano. Soprattutto per i ritmi della Champions. 

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