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  • Lazio: la storia del giovane talento brasiliano Felipe Anderson

    Lazio: la storia del giovane talento brasiliano Felipe Anderson

    • Marco Anselmi
    Un misto tra sfortuna, poca personalità e voglia di strafare. Felipe Anderson non riesce a spiccare il volo nella Lazio. Fortemente inseguito da Tare a gennaio - senza riuscire a prenderlo - arriva a Roma con qualche mese di ritardo ad una cifra vicina ai 9 milioni di euro. Una spesa quasi folle considerando che la Lazio non naviga nell’oro. Doveva essere un ‘crack’ il giovane brasiliano che indossava la maglia di Pelè al Santos, una maglia prestigiosa che sembrava non gli pesasse più di tanto. un crack non lo è stato ma le colpe non sono tutte sue anzi, lui ne ha davvero poche. 
    Ventuno anni ad aprile prossimo, tanta voglia di stupire ed una timidezza che lo frena, che non gli permette di dimostrare quello che realmente è. Nella sua prima intervista in zona mista il 'garoto' di Brasilia ha voluto accanto a se il suo amico Bryan Perea, non lo ha mollato per tutta la durata della stessa perché probabilmente tutti quei cronisti e quei microfoni lo li aveva mai visti. Tutto ciò accadeva il 15 gennaio. Un mese e mezzo dopo torna davanti ai microfoni e chiede scusa per una prestazione non all’altezza e per un calcio di rigore sbagliato. Quanto pesava quel pallone lontano 11 metri dal portiere? Tanto, anzi tantissimo e si è visto. Il portiere para e quello che poteva essere il momento del suo rilancio è diventato uno dei momenti più difficili perché di li a poco è arrivata la sostituzione e qualche fischio che più che essere rivolti a lui erano rivolti a quello che lui rappresentava: un calciomercato fatto senza una logica. Si è seduto in panchina ed aveva gli occhi lucidi perché non voleva andasse a finire così, ma lui, Felipe Anderson non ha colpa se non quella di non essersi ancora ambientato in un calcio totalmente diverso da quello brasiliano e in un paese lontano 11 ore di volo da casa. Troppe pressioni su di lui, doveva essere quello che avrebbe cambiato la Lazio, invece non doveva arrivare con questa etichetta perché a Roma pesa tutto molto di più rispetto al normale. Scavando nella vita del ragazzo - secondo le indiscrezioni raccolte da calciomercato.com - abbiamo scoperto oltre alla sua forte fede che non smette mai di dimostrare, che ha stretto un grande rapporto di amicizia con Perea e con Keita. I tre infatti, spesso si ritrovano insieme anche fuori dal campo d’allenamento: la vita di Felipe gira intorno al calcio, a Dio, agli amici ed a Camilla la sua ragazza che vive tra Roma ed il Brasile, quando può è presente allo stadio e gli dà grande forza. Il brasiliano condivide con lei anche un profilo twitter; instagram è un’altra grande ‘passione’ del centrocampista che, non perde mai l’occasione per inserire qualche foto. Ora però sia chi è intorno a lui, che il suo agente respingono ogni assalto pensando che non sia positivo per il ragazzo parlare in questo momento delicato. La porta si socchiude, rimane uno spiraglio quello che serve al ragazzo per vedere la luce della ribalta, serve alla Lazio, serve a lui per vivere al meglio la sua corriera e serve anche al suo carattere, tirare fuori la personalità significa crescere con la Lazio e far crescere la sua squadra.

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