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  • Lazio, Sarri: 'Sembrava una gara stregata. Maximiano? Ha chiesto scusa, inutile parlargli ora'

    Lazio, Sarri: 'Sembrava una gara stregata. Maximiano? Ha chiesto scusa, inutile parlargli ora'

    Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, ha parlato a Sky dopo la gara contro la Fiorentina: 

    "Mi è piaciuto il clima dell'Olimpico, ma anche l'atteggiamento della squadra. Sembrava una partita stregata visto che tutti gli episodi ci stavano andando contro, ma siamo rimasti in partita riuscendo anche a ribaltarla: con 32-33 gradi alla prima di campionato e diversi minuti in inferiorità numerica, non era semplice arrivare fino in fondo. Luis Alberto? L'ho visto abbastanza bene, è entrato a fare un lavoro non del tutto adatto alle sue caratteristiche: in quel momento era importante che si alzasse Milinkovic per giocare al fianco di Immobile, Luis Alberto ha fatto bene e sono soddisfatto".

    LAZZARI - "Quando un giocatore fa dei miglioramenti, il merito più grande è il suo. Pensava di non essere adatto per giocare in una linea a quattro, ma giorno per giorno si è reso conto di potercela fare".

    PARTITA - "In queste situazioni bisogna anche improvvisare. A parte la parte centrale del primo tempo, i ragazzi sono stati in partita: basta un episodio per cambiare certe gare. Come si diceva nell'intervallo, eravamo tutti convinti di poterla ribaltare: c'era agonismo ma anche tranquillità dal punto di vista mentale, mentre tatticamente abbiamo anche improvvisato".

    ESTERNI E CONCRETEZZA - "Questo sarebbe lo step che dobbiamo fare, ma non è facile: ci metterei dentro anche Cancellieri, che mi è sembrato molto vivo e partecipe nella fase finale della partita. Anderson e Zaccagni hanno fatto una buona partita, ma ad essere sincero credo possano fare anche di più".

    Poi in conferenza stampa: “Maximiano? Inutile parlarci in questo momento. Ha chiesto scusa a tutti. Non so se non si è reso conto, probabilmente un portiere più esperto non si pone il problema e calcia via. È un errore, come il centrocampista che stoppa il pallone a 4 metri e se lo fa rubare, bisogna accettarlo. Non è che le scelte future saranno fatte in base al singolo errore”.

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