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  • Lippi: 'Solo Conte può riprendere la Juve, l'Inter non è spacciata in Champions'

    Lippi: 'Solo Conte può riprendere la Juve, l'Inter non è spacciata in Champions'

    Fresco di dimissioni da ct della Cina e doppio ex di Juve e Inter, Marcello Lippi ha concesso una lunga intervista a Il Corriere dello Sport per parlare della corsa scudetto tra bianconeri e nerazzurro: "Dualismo? Credo proprio che possa durare fino alla fine. Ad agosto pensavo che per il titolo avrebbero lottato in tre, ma il Napoli si è defilato e farà fatica a rientrare in corsa. Ancelotti è un tecnico molto bravo, una garanzia sotto questo aspetto, e sono convinto che migliorerà la squadra. Anche se la guiderà fuori dal momento difficile che sta attraversando ha però accumulato troppo distacco dalle prime".

    DERBY D'ITALIA - "Il campionato sarà più incerto rispetto agli ultimi anni e questo per il nostro calcio è un bene, anche se c’è una considerazione che dovrebbero fare tutti e che forse può far capire quale sarà il finale della storia. In Italia la Juventus è l’unica squadra imbattuta, ha già in tasca il passaggio agli ottavi di Champions League ed è prima in classifica in Serie A. Il tutto avendo reso al 60-70% delle sue possibilità. Sta attraversando un processo di metamorfosi, dal gioco di Allegri a quello di Sarri, e finora ha vinto spesso più grazie alle qualità dei singoli che al gioco. Il successo di Bergamo ne è la dimostrazione: ha sofferto per lunghi tratti di un incontro nel quale però alla fine hanno pesato la classe di Higuain, Dybala e degli altri. Le avversarie della Juve fanno bene a essere preoccupate. Appena i bianconeri miglioreranno il loro rendimento, secondo me non ci sarà storia neppure quest’anno".

    SARRI - "Nel calcio non c’è niente di scontato e la matematica è un’altra cosa. Premesso ciò, siccome in Italia c’è una squadra che vince da otto anni e che la scorsa estate si è pure rinforzata grazie a un mercato oculato, è inevitabile aspettarsi che continuerà il suo ciclo fatto di successi. Il cambio di allenatore avrebbe potuto influire negativamente e creare difficoltà solo se Sarri non fosse stato intelligente, ma Maurizio è intelligente e conosce bene il mondo del pallone: è già riuscito a portare alcune delle sue idee senza far abbassare il rendimento che la Juve ha avuto con Conte prima e con Allegri poi. La classifica parla chiaro e la Juventus è ancora lassù. Quando renderà all’80% del suo potenziale, per le altre non ci sarà più niente da fare".

    CONTE - "Antonio sta facendo rendere tutti al massimo: cura ogni dettaglio, lavora tantissimo e riesce a trasmettere al gruppo i giusti stimoli in ogni incontro. E’ uno che fa la differenza e se c’era un tecnico che poteva accorciare in tempi così rapidi il gap tra la Juventus e l’Inter, quello era lui. Qual è stata la sua mossa vincente? Quella di coinvolgere l’intera rosa, di farsi seguire da tutti, di instaurare un feeling pazzesco nello spogliatoio. I calciatori sono stati bravi sul campo, ma lui non ha sbagliato una mossa e ha creato all’interno del gruppo un’unità d’intenti incredibile. Se me l'aspettavo? Certo che me lo aspettavo. Io Antonio l’ho allenato e so che tipo di persona è: lui è un leader e un trascinatore. Conte sta facendo “solo”… il Conte e trascina gli altri. A dispetto degli infortuni e di un organico che è inferiore rispetto a quello della Juventus. A gennaio probabilmente la rosa dell’Inter sarà migliorata e questo permetterà ai nerazzurri di rimanere agganciati alla Juve, di lottare per lo scudetto fino in fondo, ma alla lunga...".

    CHAMPIONS - "Contrariamente a quello che pensano tanti, io sostengo che arrivare in primavera ancora in corsa in Europa sia un toccasana. Altro che bruciare energie: far strada in Champions porta entusiasmo, fiducia nei propri mezzi e la squadra acquisisce personalità ed esperienza. Quando le cose vanno bene, la stanchezza non la senti. La Juve deve provare ad arrivare prima nel suo girone e ha molte chances di farcela, ma non date per spacciata l’Inter: ha tanti infortuni, però a Praga può vincere e a quel punto si giocherebbe tutto contro il Barcellona a San Siro. Apro una parentesi: secondo me il Napoli alla fine passerà il turno e non darei per spacciata neppure l’Atalanta".

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