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  • Lukaku: 'Inter, il dopo Icardi non mi pesa. Conte e Mourinho top. Scudetto? Meglio tacere, sul razzismo...'

    Lukaku: 'Inter, il dopo Icardi non mi pesa. Conte e Mourinho top. Scudetto? Meglio tacere, sul razzismo...'

    Romelu Lukaku vuole ripagare a suon di gol i 65 milioni di euro spesi dall'Inter per acquistarlo dal Manchester United. Il centravanti belga ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Non mi pesa essere il calciatore più pagato nella storia del club nerazzurro, né sostituire Icardi che ha dato tanto qui a Milano. Quando sono arrivato Mauro è stato molto carino e gentile con me, abbiamo parlato da colleghi e mi ha dato il benvenuto. Gli auguro il meglio al PSG e spero che vinca lì. Siamo due attaccanti diversi". 

    "Mi sdebito facendo gol. Sarebbe bello vincere la classifica cannonieri, ma non sono il tipo di giocatore che dice voglio questo o quel titolo individuale, penso prima alla squadra. La mia più grande motivazione è aiutare la squadra e i compagni a vincere le partite segnando. Finora è andato tutto bene, ma voglio fare meglio lavorando sempre al massimo ogni giorno in allenamento. Adesso sono al 100%, ma non mi fermo: per dimostrare che l’Inter ha fatto bene a prendermi. Poi c'è Immobile, che è un grande attaccante. Guardando in tv le partite di mio fratello Jordan alla Lazio ho imparato l'italiano e ho capito che chi segna tanto in Serie A lo fa ovunque. Quando Solskjaer mi ha messo all'ala ho deciso che era finita con il Manchester United". 

    "Sognavo l'Inter da tempo: adoravo Ronaldo Adriano, ma è stato Ibra a insegnarmi tutto in pullman. Credo che tornerà in Serie A". 
    "Conte è unico, sappiamo cosa fare in ogni situazione. Lui e Mourinho sono i migliori allenatori della mia carriera". 
    "Scudetto? Meglio tacere...
    In tanti pensano di battere la Juve, ma non è così facile e infatti nessuno ci è ancora riuscito in Italia da 8 anni a questa parte. Dobbiamo pensare a una partita alla volta". 
    "Il razzismo si può battere seguendo l'esempio inglese, col pugno duro espellendo a vita i razzisti dagi stadi". 
     

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