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  • Milan, ecco perché serve Witsel

    Milan, ecco perché serve Witsel

    Il Milan esce rimandato dal primo vero test di pre-campionato: la sconfitta in amichevole contro il Lione, ultima partita prima della partenza per la tournèe in Cina, evidenzia alcuni limiti della squadra rossonera. Se i giocatori stanno rispondendo bene sul piano della corsa, assimilando i pesanti carichi di lavoro imposti da Mihajlovic, c'è ancora molto lavoro da fare su gioco e fase difensiva. Dal match di Lione poi è emerso un altro dettaglio che preoccupa il tecnico serbo: nonostante l'intensità, cardine del Sinisa-pensiero, il Milan soffre spesso il confronto fisico in mezzo al campo.

    CENTROCAMPO BASSO - La squadra schierata in amichevole a Lione da Mihajlovic aveva un baricentro basso, con un trequartista (Suso) utilizzato come seconda punta: l'assenza di un vero e proprio regista però ha impedito al Milan di organizzare manovre efficaci da dietro e così i rossoneri si sono trovati per lunghi tratti schiacciati nella propria metà campo. Il diretto confronto con la mediana del Lione poi ha messo a nudo un altro problema del centrocampo milanista: lo scontro fisico ha spesso premiato i francesi. Se il duello con Ferri (172 cm) e Tolisso (181 cm) si è giocato alla pari, Gonalons con i suoi 187 cm è riuscito a primeggiare in mezzo al campo. Il Milan infatti non dispone in rosa di un 'gigante' in mediana e si attesta su una media al di sotto dei 180 cm (177), nettamente inferiore rispetto a centrocampi più muscolari come quello dell'Inter, della Juventus o della Roma. Ecco in dettaglio l'altezza dei giocatori utilizzati finora nella linea a 3 da Mihajlovic:

    Andrea Poli 182 cm
    Nigel de Jong 174 cm
    Andrea Bertolacci 179 cm
    Riccardo Montolivo 182 cm
    José Mauri 169 cm
    Antonio Nocerino 175 cm
    Giacomo Bonaventura 178 cm

    UN GULLIVER IN MEZZO - Esclusa l'eccezione Barcellona, a spuntarla in Italia e in Europa negli ultimi anni sono state squadre che vantano mediane fortemente muscolari: da Pogba a Kondogbia, passando per Nainggolan e Vidal, sono questi i prototipi di centrocampista moderno, mix di qualità e atletismo. Ecco perchè il Milan continua a lavorare sottotraccia per Axel Witsel, classe '86 che vuole lasciare lo Zenit San Pietroburgo. Il belga, con i suoi 188 cm, la sua esperienza internazionale e l'ottima tecnica individuale sarebbe una soluzione ideale per sopperire alla mancanza di centimetri e qualità in mediana: il suo innesto come interno destro deresponsabilizzerebbe de Jong da compiti di impostazione, non avvezzi all'olandese, e consentirebbe ai rossoneri di essere più competitivo anche nello scontro fisico in mezzo al campo. I costi sono alti, lo Zenit oppone resistenza, ma la volontà di Witsel di trasferirsi in Italia e l'esigenza del Milan di 'alzare' il centrocampo possono essere la chiave per il successo dell'operazione.

    Federico Albrizio
    @Albri_Fede90

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