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  • Milan, la prima scelta di Furlani è D'Amico: la strategia per il ds dell'Atalanta

    Milan, la prima scelta di Furlani è D'Amico: la strategia per il ds dell'Atalanta

    Dopo una stagione cosi negativa, tra le peggiori dell'intera storia del Milan, la dirigenza ha ritenuto opportuno, se non necessario, l'inserimento nel team di lavoro di un vero e proprio direttore sportivo, una figura che manca dall'addio di Ricky Massara consumatosi  nell'estate del 2023. Una scelta talmente determinante e centrale che non può essere sbagliata o fatta con poca convinzione. Ecco perché, a differenza dei tifosi delusi, il board del club rossonero non guarda alla durata del casting e ai rischi di programmare la prossima stagione in ritardo.

    TARE IN STAND-BY- Il blitz a Roma di Furlani per incontrare Tare nelle idee del CEO rossonero non doveva essere quello decisivo. L'obiettivo era quello di conoscere personalmente l'ex Lazio, condividere idee sul prossimo allenatore e sulla rosa attuale. Il discorso relativo al contratto non è stato affrontato in profondità, segnale di come il dirigente albanese non sia mai stato una priorità per Furlani. D'altronde il Milan potrebbe contrattualizzare subito Tare ma se non l'ha fatto un motivo ci sarà. Sicuramente Furlani attende segnali da un altro profilo sotto contratto con un'altra società.

    D'AMICO PRIMA SCELTA - La prima scelta di Furlani per il ruolo di direttore sportivo del Milan è D'Amico. Il dirigente pescarese è sempre stato in cima alla lista di gradimento dell'amministratore delegato del club rossonero, una posizione in più rispetto anche a Fabio Paratici. Il contratto fino al 2027 in vigore con l'Atalanta blocca, di fatto, la trattativa: tra D'Amico e Furlani c'è stato solo un pour parler e non un contatto concreto, diretto per rispetto dell'Atalanta. La strategia del Milan è quella di lavorare ai fianchi, con pazienza e metodo. In programma c'è un contatto diretto con la famiglia Percassi per capire le intenzioni e se si possono aprire degli spiragli. L'intenzione dell'Atalanta è quella di tenere D'Amico al quale sono state date responsabilità e aree di competenza più grandi rispetto alla scorsa stagione, i segnali oggi per il Milan non sono positivi. Furlani tiene aperte diverse piste ma con la convinzione di poter arrivare all'obiettivo grosso che rimane D'Amico e non Tare.

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