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  • Milan più forte di Covid e assenze. Tre messaggi scudetto all'Inter. Roma in crisi e senza alibi,  l'arbitro non c'entra

    Milan più forte di Covid e assenze. Tre messaggi scudetto all'Inter. Roma in crisi e senza alibi, l'arbitro non c'entra

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Più forte delle assenze per il Covid, più forte di quelle per la coppa d’Africa, ma soprattutto più forte della Roma. Il Milan vince 3-1 e spreca persino la possibilità di stravincere 4-1 perché Ibrahimovic sbaglia il rigore nel finale. Al di là del punteggio, però, quello che conta è il segnale spedito dai rossoneri all’Inter. Ancora una volta, infatti, Pioli ha scacciato tutti gli alibi dimostrando che la sua squadra, con o senza i titolari, può ancora credere nello scudetto. Tre gol, più due traverse e quel rigore sbagliato sono la dimostrazione concreta che il Milan ha meritato questo successo, difficile da ipotizzare alla vigilia, nella forma più che nella sostanza, e quindi ancora più importante. Rovesciando il discorso, invece, la Roma fa un altro passo indietro, anche se paradossalmente Maignan è più impegnato di Rui Patricio, perché l’erede di Donnarumma nega più volte il gol a Zaniolo, Abraham e compagni, malgrado la buona protezione dell’inedita coppia difensiva Kalulu-Gabbia. Troppo poco, però, per giustificare i rimpianti dei giallorossi, battuti dagli avversari e non dall’arbitro.

    CAPITAN THEO - In assenza per motivi vari di Romagnoli, Calabria e Kessie, Theo Hernandez indossa per la prima volta i gradi di capitano e il suo debutto con la fascia che fu del suo dirigente Maldini non potrebbe essere migliore. Passano meno di 4’ e il suo gran sinistro da fuori area viene deviato in angolo da Rui Patricio. Nessun rossonero protesta e così, quando il gioco è già ripreso, appare ancora più sorprendente l’invito a rivedere l’azione precedente rivolto all’arbitro Chiffi dal suo collega Aureliano, addetto al Var. E’ il classico caso in cui le immagini del video evidenziano quanto non si era visto in diretta, perché il braccio allargato di Abraham sul tiro di Hernandez, prima della deviazione di Rui Patricio, è tanto istintivo quanto netto. Nessun dubbio, quindi, sul rigore che Giroud, quasi 4’ più tardi dell’episodio incriminato, trasforma con freddezza, firmando il suo quinto gol in campionato.

    SUICIDIO IBANEZ - Colpita dal Var e poi affondata dal centravanti francese, la Roma appare incapace di reagire anche se rispetto al Milan non ha neppure l’alibi delle molte assenze, a prescindere dal Covid. E così i rossoneri che non hanno alcuna intenzione di difendere subito il rapido vantaggio, ne approfittano per scartare un altro regalo giallorosso. Secondo la incomprensibile moda del calcio di oggi, secondo cui molti giocatori invece di cercare un lancio in verticale passano la palla indietro al proprio portiere, anche Ibanez cerca con un retropassaggio Rui Patricio senza accorgersi che Giroud è pronto a inserirsi. Il destro del centravanti di scorta finisce sul palo ma viene raccolto da Messias, più veloce di Smalling e Mancini a ribattere il pallone in rete per il facile 2-0 dopo 17’.

    MAIGNAN NON BASTA - Troppa grazia verrebbe voglia di dire, perché nessuno poteva immaginare che il Milan così incerottato si trovasse così presto con due gol di vantaggio. Eppure la Roma continua a faticare almeno fino a quando Zaniolo prova per la prima volta a svegliarla con un bel diagonale che Maignan devia di piede in angolo. E’ il segnale della svolta, perché il portiere francese si ripete con una paratissima quando devia un colpo di testa di Abraham che devia una conclusione di Zaniolo. Nel giro di pochi secondi, però, Abraham trova il gol che riscatta il suo involontario errore nell’azione dello 0-1, correggendo di esterno un tiro di Pellegrini, sul quale stavolta Maignan non può fare più nulla.

    TRAVERSA DIAZ - Dimezzato lo svantaggio poco prima dell’intervallo, la Roma prova a completare la rimonta all’inizio della ripresa, spinta da capitan Pellegrini, il più attivo nel quartetto di centrocampo al fianco di Veretout tra i due esterni Karsdorp e Vina. Il Milan, però, ha il merito di non speculare sul vantaggio e anzi cerca a sua volta la terza rete, grazie ai guizzi di Messias a destra e Saelemaekers a sinistra che accelerano ai lati di Diaz alle spalle di Giroud. Tanto movimento mette in difficoltà l’incerta difesa giallorossa anche se Rui Patricio non deve più intervenire. Soltanto la traversa, però, salva il portiere della Roma sul gran tiro di Diaz da fuori area.

    TRAVERSA FLORENZI - Dalla parte opposta, invece, Maignan si salva ancora da solo, prima per deviare un nuovo tentativo di Abraham e poi per respingere una conclusione da fuori area di Mkhitaryan. E’ il momento migliore della Roma i cui assalti preoccupano giustamente Pioli che cambia due pedine del centrocampo: fuori Krunic e Saelemaekers e al loro posto ecco Bakayoko e soprattutto il recuperato Leao. Non è merito dei nuovi entrati, però, il pericolo corso dalla Roma, rimasta in dieci per l’espulsione di Karsdorp per doppia ammonizione, salvata per la seconda volta dalla traversa che nega il classico gol dell’ex, su punizione, a Florenzi. E’ l’ultimo acuto del campione d’Europa che subito dopo lascia il posto a Conti, al debutto stagionale, mentre Ibrahimovic rileva Giroud.

    TRIS LEAO - Sarà un caso, ma il ritorno in campo del totem svedese coincide quasi subito con il terzo gol rossonero. Sul lungo lancio di Gabbia, infatti, Ibrahimovic spizzica il pallone di testa verso Leao che arriva in corsa e fulmina l’incolpevole Rui Patricio con un perfetto destro. Classico esempio di spettacolare contropiede che in pratica chiude la partita, malgrado tutte le correzioni di Mourinho che sognava un altro ritorno a San Siro. Per la verità il Milan avrebbe anche la possibilità per arrotondare il punteggio, perché Mancini, già ammonito e quindi espulso per doppio giallo, atterra Leao in area, ma Ibrahimovic dal dischetto fallisce il rigore, macchiando il suo debutto nel 2022. Niente di male, perché stavolta basta e avanza così, per ricordare all’Inter che il Milan è vivo e crede ancora nello scudetto.

    :(actionzone)
    IL TABELLINO
    Milan-Roma 3-1 (primo tempo 2-1)

    Marcatori:
    7' pt rig. Giroud (Mil), 16' pt Messias (Mil), 41' pt Abraham(Rom), 37' st Leao (Mil)

    Assist: 41' pt Pellegrini (Rom)

    MILAN (4-2-3-1): Maignan, Florenzi (dal 32' st Conti), Kalulu, Gabbia, Theo Hernandez, Tonali, Krunic (dal 18' st Bakayoko), Messias, Brahim Diaz (dal 44' st Maldini), Saelemaekers (dal 18' st Leao), Giroud (dal 32' st Ibrahimovic). A disposizione: Mirante, Nava, Stanga, Conti, Bakayoko, Maldini, Rebic, Leao, Ibrahimovic. All. Pioli.

    ROMA (3-5-2): Rui Patricio, Ibanez, Smalling, Mancini, Karsdorp, Pellegrini (dal 25' st El Shaarawy), Veretout (dal 25' st Felix), Mkhitaryan, Vina (dal 25' st Cristante), Zaniolo (40' st Perez), Abraham (dal 30' st Shomurodov). A disposizione: Boer, Mastrantonio, Cristante, Villar, Carles Perez, Calafiori, Shomurodov, Kumbulla, Bove, Zalewski, Felix, El Shaarawy. All.: Mourinho. 


    Ammoniti: 6' pt Abraham (Rom), 18' pt Zaniolo (Rom), 44' pt Hernandez (Mil), 44' pt Karsdorp (Rom), 10' st Krunic (Mil), 40' st Mancini (Rom)

    Espulsioni: 28' st Karsdorp (Rom), 47' st Mancini (Rom)

    Note: Rui Patricio para un rigore a Ibrahimovic nel finale
     

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