Mouscron accusato di documenti falsi e frode: continua a incidere l'eredità delle passate gestioni
Adesso il club ha cambiato proprietà passando sotto il controllo di Gerard López, proprietario del LOSC Lille, ma ciò non basta a estinguere l'eredità di un passato sul quale il giudice istruttore Michel Claise, titolare in Belgio delle principali inchieste su reati economici e fiscali, indaga da anni.
I toni del comunicato pubblicato ieri dal club certificano la ricerca di una mediazione con l'autorità giudiziaria, fondata sull'argomento delle responsabilità da addossare soprattutto alle proprietà e ai management passati. Si parla di una “presa d'atto” della notizia, della volontà di continuare a collaborare con la magistratura e di “provvedimento atteso”. Un modo anche abbastanza scoperto di richiedere le attenuanti dovute a una nuova proprietà, affinché non paghi le colpe della vecchia.
È una legittima aspirazione che però dovrà fare i conti con la gravità delle ipotesi di reato. C'è in ballo il fatto che negli anni passati le compagini dirigenziali ufficialmente investite della gestione del club possano avere truccato le carte garantire al Mouscron di ottenere la licenza per la partecipazione al campionato. In particolare, spicca il dettaglio di un verbale retrodatato di assemblea straordinaria, quella convocata per formalizzare le dimissioni di Marc Rautenberg. Che è un agente svizzero organico a Lian Sports, l'agenzia di Fali Ramadani. L'assemblea si è svolta a febbraio 2016 e soltanto un mese prima Rautenberg, come risulta dal documento pubblicato dalla FIGC, aveva intermediato una transazione relativa alla Fiorentina e all'attuale milanista Ante Rebić. Di sicuro non è il solo episodio discusso. Sarà difficile per il club “hurlu” liberarsi di quell'eredità.
@pippoevai