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  • Parmamania:| Ora tutto è possibile

    Parmamania:| Ora tutto è possibile

    Un mercato normale, sensato e privo di colpi di scena. Anche da questa sessione di gennaio si capisce come il Parma di Tommaso Ghirardi abbia iniziato una seconda fase, dopo il primo quinquennio del nuovo numero uno crociato. Con una classifica confortante di 24 punti, l'ad Pietro Leonardi ha potuto lavorare soprattutto sullo sfoltimento della rosa e su alcuni innesti mirati per rispondere alle esigenze tattiche del nuovo mister Roberto Donadoni. Perfetti, dunque, gli arrivi dall'Inter dell'esterno destro Jonathan e di McDonald Mariga.

    Il primo è potenzialmente il nuovo titolare della fascia destra in un modulo che in prima battuta sarà un 3-4-3, ma che in prospettiva potrebbe divenire un 4-3-3. Quest'ultima opzione tattica è favorita dall'innesto di Mariga, che permette al Parma di ritrovare un giocatore davanti alla difesa che mancava da due anni esatti. Proprio quando il keniota fu ceduto ai nerazzurri. Da allora è sempre mancato il 'filtro' in mediana capace di dare equilibrio alla difesa: ora il problema è risolto, e con un centrocampo a tre ci sarà anche la possibilità per Daniele Galloppa di tornare al ruolo che lo portò in Nazionale, quello di mezz'ala sinistra.

    Per il resto, soltanto altri due colpi: l'arrivo di Stefano Ferrario in difesa (prestito con diritto di riscatto della metà) e di Stefano Okaka in attacco (stessa formula del difensore ex Lecce). Due giocatori che saranno soprattutto buoni panchinari pronti a tornare utili in caso d'emergenza. I veri 'colpi', però, sono proprio in uscita. Il Parma a fine 2011 aveva 30 giocatori in rosa, adesso 27. In realtà, comunque, si tratta di 25 calciatori in organico, se si considera che nei prossimi giorni Hernan Crespo dirà addio per andare in India e che Fernando Marques non scende in campo da un anno esatto.

    Leonardi ha pensato di concedere minuti importanti a dei giovani che torneranno utili in prospettiva come Ze Eduardo (ceduto in prestito all'Empoli), Jadid (a titolo temporaneo al Grosseto), Obiora Nwankwo (al Gubbio) e David Lufquist (arrivato dal Mijalby e subito girato allo stesso Gubbio). Più o meno lo stesso discorso vale per Graziano Pellé, che avrà modo di mettersi in mostra alla Sampdoria, mentre Manuele Blasi è stato 'tagliato' dopo soli sei mesi da comprimario e ceduto a titolo definitivo al Lecce.

    Forse anche Rolf Feltscher avrebbe meritato di trovare spazio in un'altra squadra, ma non tutto può filare liscio. L'importante è che ora Donadoni abbia realmente a disposizione una squadra in cui tutto l'organico rientra appieno nel progetto. E che, soprattutto, a Collecchio troverà i giocatori ideali per mettere in campo il calcio che più apprezza: 3-4-3 o 4-3-3, poco cambia. Con quattro arrivi mirati e sette partenze altrettanto studiate, ora è tutto possibile.

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