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  • Ruiu: 'Milan, la traversa di Pavoletti profuma di scudetto. E quella profezia di Ibrahimovic...'

    Ruiu: 'Milan, la traversa di Pavoletti profuma di scudetto. E quella profezia di Ibrahimovic...'

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Mi tocca dirlo: quella traversa di Pavoletti profuma di scudetto. A Cagliari il Milan ha giocato una vera partita da capolista. Intensa, continua, creando (e sprecando) tantissime palle gol. La squadra di Pioli è tecnicamente inferiore ai competitor, ma nessuno corre tanto e bene come la compagine rossonera. Nessuno è così “squadra” come il Milan. E giocando in questo modo, lo dimostra la storia di questa stagione, i rossoneri possono battere chiunque. Dall’altra parte, a differenza di Inter, Napoli e Juventus, il Milan non può permettersi di giocare “in surplace” perché altrimenti può perdere punti contro chiunque. Cosa che è infatti accaduta in varie occasioni, l’ultima delle quali contro l’Udinese a S. Siro.

    La sensazione è che dopo il “sacco di Napoli” Pioli e Maldini siano riusciti a far scattare nei ragazzi quella molla mentale per cui da quel momento in poi il Milan ha capito che deve giocare ogni partita “alla morte” e rimanere attaccata ai 3 punti a tutti i costi. Non ha caso i rossoneri hanno battuto Empoli e Cagliari vincendo di misura due partite di grande sacrificio e difficoltà psicologica. Le vittorie per 1 a 0 ci tengono con il fiato sospeso fino al 94esimo, ma sono la completa dimostrazione che la squadra sa vincere e vuole vincere a tutti i costi. E la partita di Cagliari è stata una bella prova di forza. A livello difensivo Pioli ha trovato un equilibrio praticamente perfetto. Non a caso nelle ultime 3 partite il Milan ha rischiato pochissimo. Se poi, come dicevamo nel leed introduttivo, nell’unica sbavatura al 92esimo la traversa salva Maignan già battuto, significa che questo possa essere davvero l’anno giusto.

    Il Cagliari ha costretto i rossoneri a una partita ad altissimo ritmo e con scontri fisici duri e continui: una situazione che ancora una volta conferma l’inadeguatezza fisica di Brahim Diaz, acuita poi dalla pioggia battente della ripresa. In avvio di partita lo spagnolo si mangia un gol solo davanti alla porta e poi si eclissa. A differenza di Giroud che sbaglia un gol ancora più clamoroso di quello di Diaz, ma poi sforna una prestazione sontuosa coronata dall’assist per il gol vittoria. Meglio di lui solo il match winner Bennacer e Theo Hernandez, che sembra definitivamente tornato ai suoi migliori livelli. Tra le note non intonatissime di Cagliari Leao, che nelle ultime partite ha denunciato il ritorno alle sue inspiegabili pause di assenza dal gioco, e Maignan che con un’uscita a farfalle rischia di compromettere una vittoria pesantissima.

    Ma globalmente la sensazione è che il Milan abbia acquisito una mentalità vincente che potrebbe accompagnarla anche nelle prossime 8 partite. Una volta tanto la sosta per le nazionali non arriva nel momento migliore, perché a oggi, l’inerzia del campionato stava pendendo tutta a favore del Milan. Pioli ha due settimane di tempo per far sì che questa magia prosegua anche nel rush finale. Dopo Cagliari la profezia di Ibra del luglio 2020, che all’epoca sembrava una pazzia, sta prendendo sempre più corpo. 
     

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