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  • Samp, Giancarlo Salvi: 'Quel gol salvezza..."

    Samp, Giancarlo Salvi: 'Quel gol salvezza..."

    • Lorenzo Montaldo
    I tifosi della Sampdoria più 'esperti' ricorderanno sicuramente con un sorriso e tanto affetto Giancarlo Salvi, bandiera blucerchiata a cavallo tra gli anni '60 e '70. Per la verità, Salvi ha attraversato quasi per intero entrambi i decenni, sempre vestendo il blucerchiato, esclusa una brevissima parentesi al Milan.

    Oltre 300 presenze  e 50 gol in 15 anni di blucerchiato non si dimenticano facilmente, e men che meno si può scordare quella che forse è stata la rete più importante della sua carriera; era lo spareggio salvezza con il Modena del 7 giugno 1964, 2-0 per i blucerchiati con rete di Salvi: "Lo stadio mi sembrava enorme ma era pieno di Sampdoriani. Io segnai il gol della siurezza, una gran botta di destro a distanza ravvicinata" racconta a Il Secolo XIX. "Ero arrivato alla Samp da ragazzino, dalla Valbormida, e quello era il primo anno in A. I compagni mi portarono in trionfo e al ritorno a Genova fu festa grande. La vittoria col Modena è una delle pagine più belle della mia carriera insieme al gol segnato al debutto contro il Messina".

    Per vincere, secondo l'ex centrocampista ha una ricetta semplice: "La chiave in un club è che tutti, dai dirigenti ai giocatori, non devono mai perdere l'equilibrio, senza andare fuorigiri. E poi l'apporto dei tifosi è decisivo, giocare in casa è un bel vantaggio. Genova è una piazza stupenda, c'è calore, ma neanche troppe tensioni. Purtroppo è difficile trovare altri personaggi come il mio amico Mantovani ma la Samp merita di stare sempre in A".

    C'è spazio in chiusura anche per un commento sulla Samp di oggi: "Quando Montella ha accettato di venire sono rimasto un po' sorpreso visto che aveva tante offerte importanti, ora dovrà venire fuori da questa situazione" ammette Salvi. "Cassano è forte ma quando gioca vorrei vedere più entusiasmo. Quagliarella è uno che ci prova sempre anche se non ha mai segnato tantissimo. Spero che pure a loro, come a tanti attaccanti, l'aria di Genova faccia bene anche se poi è importante anche non prenderli, i gol".

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