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  • Sampdoria, Colley: 'All'inizio mi sognavo la linea di notte, qui sto bene'

    Sampdoria, Colley: 'All'inizio mi sognavo la linea di notte, qui sto bene'

    • Lorenzo Montaldo
    Un gigante in difesa. Omar Colley, dopo un inizio di stagione in sordina tra panchina e poche presenze, si è preso la retroguardia della Sampdoria, convincendo Giampaolo con la sua fisicità e le sue partite di grande attenzione. Adesso, l'ex Genk è un titolare: "Sto bene e do sempre tutto, sono contento ma non mi esalto perchè so che solo il lavoro duro ripaga e la concentrazione va mantenuta costante altrimenti è inutile" ha detto a Il Secolo XIX. "Inizio in panchina? E' normale, arrivavo in una situazione completamente nuova e dovevo imparare ciò che chiede il mister. Sapevo sarebbe servito un periodo di ambientamento. Sono sempre stato tranquillo, credo sia uno dei miei punti di forza esserlo dentro".  Quando scende in campo, però, il gigante gambiano si trasforma: "Quello è il mio lavoro, chi difende deve fare di tutto perchè l'attaccante non trovi la porta ma non vuol dire essere cattivi e comunque tutto finisce in campo".

    Domenica l'avversario di turno sarà Zapata: "Ho molta stima di Duvan che era qui quando io sono arrivato. Non sarà per niente facile, però è tutta la difesa che dovrà fare bene, solo in questo modo la porta sarà protetta. Muoversi in linea? All'inizio me lo sognavo di notte, ora mi viene naturale. Il mister comunque è un maestro nell'insegnarlo".

    Colley comunque crede ancora nell'Europa: "Perchè non dovrei crederci? Siamo lì, siamo forti, dobbiamo provarci, potenzialmente siamo di quel livello, poi c'è da dire che in Italia 'quel livello' è abbastanza affollato". Nel futuro del difensore dovrebbe esserci ancora Genova: "Per ora mi vedo alla Sampdoria dove sto benissimo. Poi è normale chi fa questo lavoro ambisce sempre ad arrivare al top del top, quindi alle grandissime squadre. Vale per me come per chiunque. Un gol? Qualche volta l'ho sfiorato, se guardate ci provo a sfruttare l'altezza sui nostri corner ma per ora non è andata bene. I tifosi, con la loro passione, sono una delle cose più difficili da trovare. 

    Colley si è ambientato benone a Genova ("E' primavera tutto l'anno, qui sono quasi sempre in mezze maniche, meraviglia") e chiarisce anche la sua posizione con la Nazionale del Gambia, che recentemente ha smesso di convocarlo. "Io amo il mio Paese, sono il capitano del Gambia, e per un'incomprensione di qualche tempo fa sono nate voci come se questa mia devozione fosse venuta meno. Non è così. Io sono il capitano - conclude - e spero sia tutto risolto ora".

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