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  • Sampdoria, Murillo: 'Espulsione di Firenze assurda. Mi manca la chispa...'

    Sampdoria, Murillo: 'Espulsione di Firenze assurda. Mi manca la chispa...'

    L'avvio di stagione di Jeison Murillo non è stato sicuramente dei migliori. L'episodio più controverso, per il difensore colombiano della Sampdoria, è stata l'espulsione di Firenze. Si è trattato di un episodio che ha sicuramente condizionato la gara dei blucerchiati al Franchi, ma che il calciatore ritiene ingiustificata: "Nell’immediato abbiamo preferito tacere, perché non suonasse come una ricerca di alibi. Però è stata assurda. E ha influito sul risultato" ha detto a Il Secolo XIX.

    Comunque sia, in pochi si aspettavano una Samp così in difficoltà: "Nessuno se lo immaginava. Ma il calcio è così. Altre volte magari si comincia bene e poi le cose si complicano… in ogni momento può girare la ruota" ha spiegato. "Non si deve mollare mai e non lasciarsi condizionare da ansie e paure, tenere nel giusto conto le preoccupazioni, capire dove si sbaglia e dove si si deve fare meglio, guardare avanti alle prossime gare. E non siamo l’unica squadra che ha avuto un avvio di stagione difficile".

    "È brutto essere ultimo, penso in qualunque professione. Io poi sono uno di quelli che non vuole perdere mai. Ci stiamo allenando per migliorare, per rimediare, per lasciare il prima possibile a qualcun altro l’ultimo posto. La Sampdoria è una società da parte sinistra della classifica, e non va bene vederla dove siamo oggi" prosegue Murillo. "Fanno testo però solamente i punti, quindi ora abbiamo davanti partite in cui ne dobbiamo fare tanti, perché qualche bonus, qualche errore, ce lo siamo già giocato".

    L'inizio è stato travagliato, anche a causa del poco impiego negli anni scorsi: "Ne esco da una stagione in cui tra Valencia e Barcellona ho giocato pochissimo. Mi mancano intensità e ritmo, quella che in spagnolo si chiama 'chispa', la scintilla, la vivacità, che si recupera solo giocando con continuità. E infatti partita dopo partita mi sento un po’ meglio".

    Merito anche della cura Ranieri: "Allenatore con tanta esperienza, anche internazionale. A me si rivolge in spagnolo, a Vieira in inglese: dettagli che sembrano marginali, ma che trasmettono personalità e carisma. Si è calato benissimo nella sua nuova realtà. È arrivato da poco - conclude - solo due settimane, il tempo dirà tutto".
     

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