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  • Secolo XIX - Sampdoria, non solo Manfredi e Accardi: tutti i volti del fallimento sportivo

    Secolo XIX - Sampdoria, non solo Manfredi e Accardi: tutti i volti del fallimento sportivo

    • Lorenzo Montaldo
      Lorenzo Montaldo
    La stagione sportiva 2024/2025 della Sampdoria si è chiusa nel peggiore dei modi: con la retrocessione in Serie C. Un epilogo amaro che ha confermato una crisi lunga, profonda e mai veramente affrontata. Non è bastato il cambio di guida tecnica, non è bastato l’intervento della proprietà. Tutto è crollato, lentamente ma inesorabilmente. È stato a fine 2024 che la situazione ha iniziato a precipitare sul piano sportivo e dirigenziale. La Samp ha chiuso il girone d’andata al quintultimo posto, a soli tre punti dal Cosenza, ultimo in classifica. Da lì, la posizione del direttore sportivo Pietro Accardi ha iniziato a perdere peso. Le sue scelte di mercato non hanno avuto impatto e all’interno del club ha cominciato a circolare la sensazione che fosse ormai una figura isolata. Di fatto, commissariata.

    Accardi ha ricevuto il via libera a operare solo dopo settimane di stallo, ma i giocatori portati a Genova – Curto, Altare, Oudin, Sibilli, Abiuso, Beruatto e Niang – non hanno inciso. Nel frattempo, la Samp aveva perso parecchio tempo facendo esaminare a Nathan Walker e Alessandro Messina parecchi giocatori (tutti stranieri) tramite l'analisi di dati, grande passione di entrambi i consiglieri di Manfredi. Dopo la sconfitta con lo Spezia, Accardi ha deciso di puntare su Iachini, con l’ok di Manfredi, che però contestualmente stava lavorando al ritorno di Evani e Lombardo con la supervisione di Mancini. Pochi giorni dopo, la pista Iachini è sfumata, e Accardi è stato sollevato dall’incarico.

    Dietro le scelte ufficiali, quindi, hanno operato figure meno visibili ma altrettanto influenti. Il Secolo XIX di oggi fa i nomi e racconta alcuni retrocescena. Uno è Alessandro Messina, supervisore del settore giovanile e del progetto Next Generation, ha partecipato in modo attivo a tutte le decisioni, anche quelle strettamente tecniche. È stato presente costantemente a Bogliasco, ai bordi del campo durante i riscaldamenti, in tribuna con Mancini a Carrara, e ha parlato con tecnici e giocatori. Ha toccato aree che tradizionalmente sarebbero state di competenza di Accardi e Fiorella. In pochi lo conoscono fuori da Genova, ma chi è dentro sa quanto abbia contato. È anche presidente della Football Capital di Lugano, ed è un agente: un ruolo ibrido, che ha generato più di un interrogativo.

    Un altro nome fondamentale è quello di Nathan Walker. Manager inglese, vicino all’investitore Joseph Tey, è membro del board di Kickoff Ventures, che detiene la maggioranza della Blucerchiati. Ha frequentato con regolarità la sede, il centro sportivo Mugnaini, ed è stato consultato direttamente da Manfredi in diverse occasioni. Era presente anche a Castellammare nel giorno della retrocessione, ulteriore segnale della sua vicinanza operativa al club. Infine Maheta Molango, volto noto nel mondo del sindacato calcistico. È il leader della PFA, l’associazione dei calciatori professionisti inglesi, e Manfredi lo ha voluto nel CDA della Sampdoria. Ha esercitato un’influenza soprattutto nei momenti di tensione legale e sindacale, come nel caso Borini. Anche lui, lontano dalle luci ma ben presente nei momenti chiave.
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      Utente Cm 712164
      Utente Cm 712164

      Antico detto genovese, poi italianizzato, occhiali scuri e barba finta.

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