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  • Sampmania: ora o mai più

    Sampmania: ora o mai più

    I tre punti subito per rialzare la testa, sganciare il freno a mano, “tirato” come ha più volte ribadito Gabbiadini, e allontanare la maldetta crisi che ha investito la Sampdoria. Si va a Livorno con lo spirito più battagliero che mai, adesso però bisogna far seguire alle parole i fatti perché se non si vince è inutile continuare a dar fiato alle bocche. Il primo brindisi del campionato deve ancora arrivare dopo sette giornate, questo è il principale motivo di preoccupazione in un ambiente che cerca di allontanare al paura ma che teme terribilmente di precipitare nell’inferno della serie B.

    Il presidente Garrone vuole risultati perché coprire un buco di bilancio di 25 milioni di euro è ancora più difficile quando la tua squadra si trova al penultimo posto di classifica. Perché se non arriveranno anche la scelta di Delio Rossi andrebbe valutata e perché il progetto senza la guida salda ed esperta del tecnico finirebbe per essere derubricato come un fallimento. A rischiare non è solo Rossi perché anche Carlo Osti entra nel mirino dopo un mercato deficitario. Le voci sulla possibilità dell’ingaggio di un nuovo direttore sportivo si rincorrono, Vitale e Sartori sono uomini di valore assoluto, se non arrivassero i risultati la Sampdoria virerebbe quasi certamente su di loro.

    Non si può più sbagliare, il fatto che si giochi in trasferta, su un campo caldo e difficile come quello di Livorno con tutta questa pressione addosso è figlio di un inizio di campionato da brividi in cui tutte le occasioni più abbordabili, il Torino in casa per fare un esempio, sono state dilapidate. Per invertire il trend bisogna tornare dalla Toscana con i tre punti perché dopo le sfide contro Livorno, Atalanta, Sassuolo e Verona sarà già tempo di bilanci e qualcuno potrebbe giustamente perdere il posto se la crisi non venisse allontanata.

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