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  • Sfortuna e l'errore di Handanovic, ma l'Inter fa troppo poco per vincere. Conte a piccoli passi verso lo scudetto

    Sfortuna e l'errore di Handanovic, ma l'Inter fa troppo poco per vincere. Conte a piccoli passi verso lo scudetto

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Un pareggino per l’Inter che si avvicina a piccoli passi verso uno scudetto annunciato e un gran pareggio per lo Spezia che si avvicina a piccoli passi verso la sua meritata salvezza. Adesso sono 10 i punti di vantaggio della squadra di Conte sul Milan, battuto in casa dal Sassuolo, ma non è certamente da 10 la prova dei nerazzurri, prima deconcentrati e in svantaggio per colpa di un errore di Handanovic, poi nervosi e confusi ma comunque in grado di raggiungere l’1-1 con Perisic e alla fine anche sfortunati perché Lautaro colpisce due pali e due gol vengono annullati per fuorigioco. Giusto così, comunque, un po’ perché lo Spezia si difende con ordine, grazie alla perfetta marcatura di Terzi su un impreciso Lukaku, e un po’ perché l’Inter fa troppo poco per vincere, malgrado l’ingresso finale di Sanchez alle spalle di Lukaku e Lautaro. Sarà un caso, ma dopo le undici vittorie consecutive all’inizio del ritorno che l’hanno lanciata verso un meritatissimo scudetto, la capolista sembra avere staccato la spina dell’alta tensione, perché questo 1-1 in rimonta segue l’identico 1-1 in rimonta a Napoli. Due gare consecutive (in trasferta) senza vittoria, come non capitava dal girone d’andata dopo l’ultima sconfitta in casa della Sampdoria e il pareggio in casa della Roma. Ma al di là dei numeri, è evidente il calo generale della squadra nerazzurra, in cui soltanto Hakimi riesce a esprimersi ancora ad alti livelli. 

    PARTENZA SPEZIA - L’Inter ritrova Perisic, inizialmente preferito sulla fascia sinistra a Darmian e Young, in una formazione che ormai tutti conoscono a memoria. Stavolta, però, non basta l’affiatamento tra i reparti, perché la squadra di Conte sbaglia l’approccio alla partita, forse perché ormai si sente vicina al grande traguardo tricolore. E così basta una disattenzione, figlia di una pericolosa deconcentrazione, per favorire il vantaggio dello Spezia, grazie a una conclusione da fuori area di Farias che sorprende l’incerto Handanovic, malgrado non sia né forte, né soprattutto angolata. Sono passati appena 12’ e c’è tutto il tempo per rimediare, ma i nerazzurri mostrano uno strano nervosismo che favorisce il grande lavoro difensivo dello Spezia. Gli uomini di Italiano, schierati con il consueto 4-3-3, mettono ripetutamente in fuorigioco Lautaro e Lukaku che sprecano così preziose energie con ripetuti scatti a vuoto.

    RISPOSTA INTER - Alle spalle dei due attaccanti, Brozovic cerca invano di dirigere il centrocampo tra Barella ed Eriksen, perché attorno a lui nessuno riesce a muoversi con la necessaria velocità e così Ricci e compagni non faticano a contenere la pressione dei nerazzurri, come sempre in difficoltà quando gli spazi si restringono. Poco alla volta, però, il ritmo cresce e l’Inter prende fiducia, anche se Barella spreca l’assist di Lukaku calciando malissimo da ottima posizione. E’ il primo segnale di risveglio degli uomini di Conte che incominciano a sfruttare di più le fasce laterali e non a caso, come è già successo più volte quest’anno, il gol arriva grazie a una discesa di Hakimi dalla destra che crossa dal lato opposto dove Perisic arriva in corsa e anticipa Ferrer.

    PALO LAUTARO - Trovato il pareggio, l’Inter insegue il successo e lo sfiora all’inizio della ripresa quando Lautaro vola sulla destra e impegna Provedel che si salva a fatica, con l’aiuto del palo. Senza l’obbligo di difendere il vantaggio, lo Spezia supera più di prima la metà campo e così concede maggiori spazi all’Inter, che continua a preferire il gioco sugli esterni, per sfruttare soprattutto la spinta di Barella e la velocità di Hakimi. L’occasione più grossa, però, è il frutto di un clamoroso regalo dello Spezia. Ismajli, secondo l’ultima assurda moda, cerca di passare il pallone indietro al portiere senza accorgersi che alle sue spalle sta arrivando Lukaku, pronto a volare verso un facile gol che riesce incredibilmente a sbagliare perché non calcia subito, favorendo così l’uscita determinante di Provedel.   

    SANCHEZ TREQUARTISTA - Il tempo passa e allora, quando manca un quarto d’ora alla fine, Conte cambia due uomini e il modulo. Fuori Perisic ed Eriksen, dentro Young e Sanchez, con il cileno che non sostituisce una punta ma si piazza alle spalle di Lukaku e Lautaro, come inedito trequartista in un nuovo 3-4-1-2, con la B2 Barella-Brozovic centrali tra Hakimi e Young. E’ la dimostrazione che l’Inter non si accontenta del pareggio, anche se la nuova occasione nasce da uno spunto isolato di Lautaro che colpisce ancora il palo con una conclusione dalla distanza. Evidentemente non è proprio serata, perché nel giro di 2’ Conte esulta inutilmente per altrettanti gol annullati per fuorigioco, prima a Lukaku e poi a Lautaro, e in entrambe le occasioni l’arbitro Chiffi non deve nemmeno andare a visionare le immagini, per la puntuale segnalazione dell’assistente, confermata in diretta in sala Var. E così alla fine l’Inter si deve accontentare di un punticino che vale doppio soltanto per la meritatissima salvezza dello Spezia.


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    IL TABELLINO

    Spezia-Inter  1-1  (primo tempo 1-1) 

     
    Marcatore: 12’ Farias (S), 38’ Perisic (I)
     
    Assist: Hakimi (I)
     
    Spezia  (4-3-3):  Provedel, Ferrer (1’ st Vignali), Ismajli, Terzi, Marchizza (33’ st Dell’Orco), Estevez, Ricci, Maggiore (40’ st Sena), Agudelo, Piccoli (17’ st Galabinov), Farias (33’ st Gyasi).  All. Italiano.
    Inter (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen (28’ st Sanchez), Perisic (28’ st Young), Lautaro, Lukaku. All. Conte.
     
    Arbitro: Daniele Chiffi di Padova.
     
    Ammoniti: 17’ st Marchizza (S), 43’ st Estevez (S)

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