
Stadio Flaminio, ora è ufficiale: no del Comune al progetto della Roma Nuoto. Attesa per una mossa di Lotito
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MOTIVAZIONI - Il sito fanpage.it spiega che le motivazioni al no del Campidoglio al progetto della Roma Nuoto sono legate essenzialmente a due fattori: il depotenziamento della struttura e il mutamento della sua funzione. Secondo il piano che è stato respinto la capienza dello stadio si sarebbe ridotta ad appena 7500 posti per permettere l'introduzione di spazi con funzionalità commerciali e poi la struttura, contrariamente alle volontà del Comune non sarebbe stata più dedicata al calcio, ma a diverse attività sportive. Questo inoltre rappresenta un problema perché il Flaminio è stato inserito dalla Federcalcio nelle strutture che dovranno essere usate come campi di allenamento durante gli Europei del 2032, che l'Italia ospiterà insieme alla Turchia.
LOTITO - La palla ora è definitivamente nelle mani (o nei piedi, trattandosi di calcio) di Lotito. Il rendering che ha presentato in pompa magna in Campidoflio qualche mese fa ha raccolto una larga approvazione. I documenti che la società biancoceleste ha preparato, anche per certificare la sostenibilità economico-finanziaria dell'opera, sono in regola. Resta solo il piccolo dettaglio di dover consegnare un progetto concreto, su cui una nuova Conferenza di Servizi prima e il Comune poi dovranno esprimersi. Un'accelerazione in tal senso è attesa a stretto giro. I tifosi biancocelesti e gli uffici di Roma Capitale attendono.
