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  • Stek e De Rossi, due spine per la Roma

    Stek e De Rossi, due spine per la Roma

    • Valerio Nasetti

    Stekelenburg e De Rossi sono a disposizione, ma rischiano la panchina contro la Fiorentina. L'olandese ha smaltito sia la contusione al polpaccio sia quella al pollice sinistro e oggi pomeriggio sarà in campo per la prima partitella. Tuttavia, fino a qui il rendimento basato su partite giocate e gol presi dà ragione a Goicoechea. L’uruguaiano in particolare ha subito appena un gol nelle ultime tre partite (sei in totale, partendo da Parma), mentre Maarten nelle prime nove giornate ha incassato una media di due reti a gara (diciotto su nove). La difesa però ha dimostrato di fidarsi maggiormente di Stek e questo elemento potrebbe convincere Zeman ad evitare di stravolgere le gerarchie. In caso contrario, il numero ventiquattro chiederà di essere ceduto.

    Il capitolo De Rossi è simile. Con lui in campo la Roma ha vinto appena una partita contro il Genoa, poi due pareggi e quattro sconfitte. Senza il suo apporto, invece la squadra ha fatto filotto: diciotto punti in sei match: 'Giocherà contro la Fiorentina? Vediamo come si allena', sono state le parole del boemo a caldo dopo i tre punti ottenuti contro il Siena, dove la linea mediana era composta da Tachtsidis, Bradley e Florenzi. Daniele insidia il posto ai primi due.

    Come a dire, essere campione e vice campione delle ultime edizioni dei mondiali non garantisce il posto da titolare. Con Zeman, soprattutto. Una situazione particolare che darà da pensare alla dirigenza. Come ricorda il Corriere dello Sport, il passivo di bilancio della società è pari a 70 milioni, la spesa dell'ingaggio di Capitan Futuro fino al 2017 è uguale a 50. Il club avrà il potere e una sicurezza economica tale da respingere il pressing di City, Real Madrid e Psg pronti a investire 20 milioni per il centrocampista di Ostia? O sarà direttamente il giocatore a chiedere di essere ceduto qualora si sentisse poco tutelato dalla dirigenza?

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