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  • Tavecchio: 'No a un presidente come vice' Tommasi: 'Paura di perdere potere'
Tavecchio: 'No a un presidente come vice' Tommasi: 'Paura di perdere potere'

Tavecchio: 'No a un presidente come vice' Tommasi: 'Paura di perdere potere'

23.55 - Saranno Damiano Tommasi, Umberto Calcagno, Simone Perrotta e Morgan De Sanctis i consiglieri federali Figc in quota sindacato calciatori. Secondo l'Ansa I quattro sono stati infatti appena eletti dai delegati dell'Aic, arrivati a Fiumicino per partecipare all'assemblea elettiva federale in programma domani.

23.10 - Secondo quanto raccolto dalla redazione di Sky Sport, Carlo Tavecchio avrebbe comunicato ai consiglieri della Lega Nazionale Dilettanti che non ha alcuna intenzione di affidare il ruolo di vice-presidente federale ad uno dei presidenti delle società. Cade l'ipotesi di Claudio Lotito e Giampaolo Pozzo che erano stati accreditati come i più probabili candidati per quella poltrona.

22.25 - Intervenuto direttamente dall'albergo romano che domani vedrà la votazione che porterà all'elezione del nuovo presidente federale, il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi ha commentato le parole pronunciate da Carlo Tavecchio nel tardo pomeriggio: "Per Tavecchio servirà un lavoro di squadra con le componenti tecniche? Lo ha detto poco fa, fino ad ora non era così. In partenza, Tavecchio era già presidente, ora non si sa chi sarà eletto: chiunque sia, non avrà compito facile. Il vero problema del calcio italiano è stato evidenziato da questa campagna elettorale: troppi interessi individuali, troppo pochi quelli che considerano la federazione come la casa di tutti. La paura è che il cambiamento sia una perdita di potere. E spesso con la longevità istituzionale si rischia di non essere freschi, al momento di voltare pagina. Domani, chiunque sarà il presidente, avrà il tema della lotta al razzismo da affrontare: e forse lo farà in modo più lucido". 

22.15 - Anche Renzo Ulvieri, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori, ha commentato le parole rilasciate da Tavecchio davanti ai rappresentati della Lega Nazionale Dilettanti che invocano all'unità di intenti con Leghe e Componenti tecniche: "E' una novita’ perche’ dal punto di vista dei sindacati noi siamo stati in un consiglio federale dove le leghe hanno il 70% e noi il 30%. Non si potrà dire: 'i sindacati non hanno voluto...' perchè hanno governato loro, questo non si vuol capire”.

E' arrivato da Roma l'ultimo appello ufficiale del candidato alla presidenza della FIGC, Carlo Tavecchio. Il favorito nella corsa alla presidenza federale è tornato sulla volontà di portare avanti una riforma senza trascurare le ultime dichiarazioni ufficiali relative alla votazione che domani terrà con il fiato sospeso l'intero movimento calcistico italiano.

Un programma, quello del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, che non ha alcuna intenzione di essere bloccato: "La riforma del calcio italiano deve essere perseguita senza ulteriori ritardi. Nei giorni scorsi il susseguirsi delle dichiarazioni, più o meno ufficiali, ha distolto l'attenzione dalle priorità di cui necessita il calcio italiano".

Attenzione ai settori giovanili e agli stadio sono alla base del progetto: "Abbiamo bisogno di impegni concreti per i settori giovanili, per l'impiantistica sportiva e per i centri di formazione federale, per la riforma dei campionati e per le regole di governance sono gli obiettivi principali che devono essere perseguiti senza ulteriori ritardi. Ciò sarà possibile soltanto grazie al lavoro di squadra delle Leghe e delle componenti tecniche. Il mio programma è basato proprio sulla realizzazione degli obiettivi comuni e sul lavoro da fare insieme".

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