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  • Terremoto in Turchia e Siria, più di 2000 vittime. L'appello dell'ex portiere Demirel: 'Aiuto, qui la gente muore'

    Terremoto in Turchia e Siria, più di 2000 vittime. L'appello dell'ex portiere Demirel: 'Aiuto, qui la gente muore'

    • Redazione CM
    Un potente terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito lunedì la Turchia meridionale e la Siria settentrionale, abbattendo edifici e innescando una frenetica ricerca di sopravvissuti tra le macerie nelle città e nei paesi di tutta l'area. Attualmente il bilancio è di oltre 2000 morti e centinaia di feriti, ma i numeri sono continuamente in aumento.  Su entrambi i lati del confine, i residenti sono stati svegliati nel sonno prima dell'alba si sono precipitati fuori in una notte invernale fredda, piovosa e nevosa. Gli edifici sono stati rasi al suolo da numerose scosse successive. I soccorritori e i residenti cercano i sopravvissuti sotto le macerie delle loro case in diverse città, lavorando tra grovigli di metallo e pezzi di cemento.
    Con dieci province colpite, dalle pianure di Adana sulla costa mediterranea alle cime di 2.500 metri di Malatya, il terremoto di questa mattina presto in Turchia non è solo uno dei più forti ma anche uno dei più grandi degli ultimi decenni. L'epicentro della scossa di magnitudo 7,4 è a Pazarcik, nella provincia di Kahramanmaras, secondo il servizio di emergenza turco Afad, anche se l'osservatorio sismico di Kandilli lo localizza a Sofalici, nella vicina provincia di Gaziantep, circa 40 chilometri più a sud. Tra gli appelli e le richiesta di aiuto anche quella di Volkan Demirel ex portiere del Fenerbahce e attuale allenatore dell'Hatayspor.

    E se così non bastasse, una nuova scossa di magnitudo 7.5 ha colpito la Turchia e la Siria. A 60 miglia a nord dall'epicentro del primo terremoto ed a sole 2 miglia e mezzo a sud-est della città di Ekinozu. Il bilancio delle vittime continua ad aumentare, ora dopo ora.

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