Un cappuccino con Sconcerti: Bernardeschi non è un campione. E chissà se Chiesa lo diventerà

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Si parla molto di Bernardeschi. E’ bastata una buona partita contro l’Estonia perché tutti si chiedessero se la Juve lo capisce o lo sacrifica. E quale sia il suo vero ruolo. Diamine, è una buona domanda per ciascuno di noi: che ci facciamo qui? Credo che al calcio si possa attribuire qualunque peccato ma non quello di mentire o di avere molte misure. Il calcio è quello che vedi.Ascolta "Bernardeschi non è un campione. E chissà se chiesa lo diventerà" su Spreaker.
Arriva un momento in cui devi smettere di farti domande su un giocatore e accettare la risposta: Bernardeschi è un progetto che non è andato come doveva. Sembrava quasi un campione, ma non è cresciuto ed è stato sopravvalutato. In tutto, nel futuro, nel prezzo, nell’ingaggio. Bravo lui a creare l’occasione. Ma oggi quel progetto non c’è più. C’è un buon giocatore che sa fare cose, che risolverà qualche partita e scomparirà in altre. Non è corretto nemmeno dire che ha deluso. Non aveva fin dall’inizio i mezzi che gli venivano attribuiti. Il campione è continuo, insistente, pignolo. Bernardeschi si è sempre mosso bene, ma si è fermato lì. Come Chiesa, peraltro, di cui ancora bisogna almeno misurare il peso dell’arrivo nella Juve.
Dai veramente Chiesa 60 milioni? Non mi ricordo bene ma mi sembrava meno. Ciò detto concordo con Te sia Berna che Chiesa sono soldi buttati via sia come acquisto che come ingaggi pagati a questi due modesti giocatori
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