Calciomercato.com

  • Un cappuccino con Sconcerti: in un mercato di prestiti la programmazione è impossibile, si punta solo a sopravvivere
Un cappuccino con Sconcerti: in un mercato di prestiti la programmazione è impossibile, si punta solo a sopravvivere

Un cappuccino con Sconcerti: in un mercato di prestiti la programmazione è impossibile, si punta solo a sopravvivere

  • Mario Sconcerti
    Mario Sconcerti
Il calcio sta diventando sempre più occasionale, i giocatori che si spostano attraverso pagamenti, cioè comprando il cartellino, sono appena il 12%. Un altro 20% si sposta attraverso prestiti, il restante 68% è a costo zero; giocatori in scadenza. In sostanza, se in Europa si spostano un migliaio di giocatori all'anno, solo uno su dieci è stato scelto dalle società; il resto sono giochi di prestigio per pagare il meno possibile. La fonte è Gianfranco Teotino, nella sua rubrica della Gazzetta; le conseguenze sono molte: la prima è che sono sempre più rari i soldi, la seconda è che il campionato giocato da ogni singola squadra è sempre meno un progetto perché sommerso di prestiti e scadenze. 

Ascolta "In un mercato di prestiti la programmazione è impossibile, si punta solo a sopravvivere" su Spreaker.

Quando si parla di programmazione, sarebbe ora di capire che il vero progetto è guadagnare tempo, sopravvivere aspettando momenti migliori. Ora non si può programmare, si può solo resistere. Ma ci sono novità: la Fifa ha capito il gioco e tenta soluzioni, dall'anno prossimo i prestiti non potranno essere rinnovati né essere più di 6 per squadra. Questo farà di nuovo crollare i costi di un affare, e taglierà la base tecnica di nove squadre su dieci.

Altre Notizie