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  • Atalanta, Zampagna: 'Contro il Real Madrid non c'è partita, vince la Dea, Guardiola se l'è fatta sotto...'

    Atalanta, Zampagna: 'Contro il Real Madrid non c'è partita, vince la Dea, Guardiola se l'è fatta sotto...'

    L'ex attaccante dell'Atalanta Riccardo Zampagna, soprannominato 'attaccante-tappezziere e Zampa-gol', sogna un futuro nerazzurro a Bergamo e ricorda le sue rovesciate più belle tra il 2006 e il 2007 in diretta Facebook con CalcioAtalanta.it:  Ho molti che ha amici a Bergamo, è un momento davvero drammatico,sembra di vivere in un film, è un incubo, sono solidalea tutti coloro che hanno perso i loro cari, ma non si molla!”.
     
    MEGLIO DEL REAL- Se l’Atalanta degli ultimi tempi va a giocare contro il Real Madrid degli ultimi tempi per me non c’è partita, vince la Dea. Voglio dirlo sottovoce ma se riparte la Champions per me l’Atalanta ha buone possibilità di andare avanti. Adesso bisogna vedere quando e come si riparte, l’Atalanta è a mille, gioca bene, se non prende gol i primi 10’…il prezzo del biglietto comunque ne vale sempre la pena, ti diverti a vederla, è la squadra che gioca il calcio migliore in Italia”.

    ROVESCIATE- La mia rovesciata più bella? Per importanza quella col Brescia, nel derby del 29 aprile 2006, la bicicletta perfetta arrivata al momento giusto, la ricordo ancora con piacere. Con la girata del 16 settembre 2007 contro la Fiorentina ho vinto l’Oscar del gol più bello del campionato e sono stato premiato da Totti, Kakà e Ronaldo che mi dissero: “Noi non avremmo saputo fare un gesto del genere”. Detto da loro fu un grande motivo di orgoglio per me. Sono molto legato a Cristiano Doni, ci capivamo benissimo, era difficile marcarci, credo sia stato uno dei migliori attaccanti con cui abbia mai giocato. Se in futuro mi vedo a Bergamo con qualche ruolo nell'Atalanta? Magari!”.
     
    MISTER GASPERINI-Tutto merito del mister, tenere questi giocatori davanti, rischiare sempre, lui ha fatto vedere a tutti i grandi che il calcio che fa l’Atalanta è unico, l’1 contro 1 si richia sempre ma sono grandi campioni e lo reggono sempre. Il primo merito dell’allenatore è il far fare ai giocatori quello che lui ha in testa e ci riesce con la Dea,nelle altre società non ha trovato giocatori così forse. Un fenomeno, bravo, tanto di cappello. Ho visto col City, è stata messa sotto una super squadra. Guardiola nel cambio del portiere ci ha messo 20’ perché aveva paura di prendere gol, lo reputano come uno degli allenatori più forti al mondo, ma se la stava facendo sotto”.

    ZAPATA IL PIU' FORTE DI A- "Zapata per me è l’attaccante più forte della Serie A, ha tutte le qualità.Non è vero che mi assomiglia, lui salta l’uomo e ha una forza incredibile, più di me. Un giocatore completo che mi piace tantissimo. Ilicic è bellissimo da vedere, devastante, nella Champions col City un mio amico si è commosso per come giocava l’Atalanta. Il Papu ti può risolvere la partita in qualunque momento, ha delle doti eccezionali, la Dea è stata brava a trattenerli tutti e tre e a farli crescere”.
     

    VITA PRIMA DEL CALCIO- “La vita deve venire prima del calcio, è la terza industria in Italia è vero, ci mangia tanta gente, ma è anche pericolosa. Credo che qualcuno dovrebbe far ripartire prima la vita e non il calcio, io penso prima alla salute dell’essere umano, cerchiamo prima di ripartire, chi ha studiato i protocolli deve prendersi le sue responsabilità. In Francia si sono già fermati che sono anche più indietro di noi”.

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