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Atalantamania: Si torna a sudare

Atalantamania: Si torna a sudare

Sembra di reiterare un copione ormai già trito. Lo si scriveva una settimana fa, si parlava di vecchi amici pronti a ritornare, a declinare il passato in futuro, a ricucire un filo interrotto tempo addietro. Cambiano i protagonisti, non muta l'essenza. È tramontata la pista-Padoin, eclissatasi nel tourbillon di mercato: a lievitare sono invece le quotazioni di Giulio Migliaccio, ciclicamente accostato alla Dea, ma questa pare la volta giusta. Fosforo puro, energie preziose per il centrocampo che verrà. Una roccia che va a rinforzare un reparto, quello di mediana, che non è niente male. E radiomercato sussurra anche di Francesco Acerbi, colosso della difesa, un difensore dalle caratteristiche che piacciono a Colantuono. 

Un ritorno, invece, si è già concretizzato, giusto per allungare la saga dei rendez-vous: è quello di Giancarlo Finardi, maestro del settore giovanile, degno erede di Mino Favini. Ed è un approdo che va a placare il piccolo vespaio che si era creato non molto tempo fa attorno al vivaio nerazzurro: sullo sfondo, a increspare un cielo zingoniano raggiante per le epopee di Berretti e Primavera, si stagliavano le nuvole degli addii illustri di Butti, Bergomi, Biffi. Il ritrovato mister di Castel Rozzone è un tassello che va a sistemare un puzzle fondamentale per l'essenza atalantina.

Quel settore giovanile che resta fiore all'occhiello. I frutti si vedono, spesso si raccolgono: dalla cessione della seconda metà di Manolo Gabbiadini arriverà un bel gruzzolo di euro. La nota negativa è che il talentino di Bolgare andrà a rinforzare la Sampdoria, diretta concorrente; resta anche il rammarico di poterne ammirare le gesta in nerazzurro, ma pecunia non olet. 

Alla voce rimpianti, forse, resta pure ascritto il nome di Simone Zaza: genio e sregolatezza, lo testimonia il non proprio idilliaco – eufemismo – addio ai colori nerazzurri, a guadagnarci è stata la Sampdoria. Alle porte, però, c'è il calcio giocato. Il cuoio tornerà a scorrere sui campi verdi, i beniamini nerazzurri torneranno a sudare e non sarà per la tintarella in spiaggia. Lunedì è vicino, la Dea è pronta a riabbracciare il suo pubblico.

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