
Baggio e quel maledetto rigore: "Se avessi avuto un badile mi sarei sotterrato. Lo porto per tutta la vita"
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IL RIGORE SBAGLIATO HA RESO BAGGIO PIU' LEGGENDARIO? - "Ne avrei fatto a meno (ride, ndr). Non lo so questo, però dico una cosa. Io mi prendo le mie responsabilità, ho sbagliato il rigore e abbiamo perso i Mondiali. Ho perso miglior giocatore del mondo e secondo Pallone d'Oro di fila. Il sogno che avevo quasi raggiunto della mia vita da bambino, che ho inseguito per tutta la carriera. In un secondo ho perso tre cose che non tornano più. Immagina cosa vuol dire per me quello. Al di là di tutto è stata proprio la delusione di aver sbagliato e di aver deluso i miei compagni, il mio allenatore e tutta la gente a casa. Mamma mia... So solo che se avessi avuto un badile mi sarei sotterrato. Non doveva succedere, non so come dire".
LA PRATICA DI QUEL GIORNO - "Recitavo e sentivo tutta la pressione che c'è dietro. Alla finale eravamo a 5 goal io e Romario, potevamo diventare capocannonieri. C'erano tante cose in mezzo e le pressioni erano tantissime. Recitavo per staccare da tutto ed essere il più limpido e pulito possibile a livello mentale".
QUANDO REALIZZA CHE IL PALLONE VA ALTO - "Si spegne tutto, è saltata la corrente. E' difficile da spiegare, è stato boh... Mi capita di sognarlo? Quante volte... Mi risogno la partita, ma in un'altra maniera (ride, ndr). Purtroppo siamo arrivati stanchissimi, avevamo giocato le partite precedenti a temperature incredibili. Avevo avuto una piccola contrattura all'adduttore. Sapevo che era il mio punto debole. Quando so che sto per raggiungere qualcosa nascono degli ostacoli".
DA DIVINO A UMANO: QUEL RIGORE E' UNA CROCE CHE SENTE? - "Non so se le persone mi vogliono più bene da quel momento, tanti tifosi mi hanno fatto credere questo. Mi hanno detto di non preoccuparmi, lo fanno per affetto. Però chi ha fatto il casino... Chi mi è stato più vicino in quei momenti? Questa cosa qua la devi vivere da solo. Ti possono stare vicine tante persone, tanti possono cercare di rincuorarti. Ma l'azione c'è stata e quella non si cambia. E te la porti dentro, oggi, domani e finché non ci sarò più. Insieme a cose belle per carità. E' il sogno di una vita da bambino, rincorsa in mezzo a mille ostacoli. E quando vedi il traguardo e stai per passarci ti tirano via lo striscione".
LA RIPRESA A SETTEMBRE - "Non è stato facile, questa cosa era un macigno nella testa. Era insopportabile. Poi con il tempo torni a giocare, ti alleni, fai. Però i primi giorni... Nessuno tra i colleghi mi ha rimproverato. Dico sempre che i rigori li sbaglia chi ha il coraggio di tirarli. Quando vai ai calci di rigore purtroppo ci sarà uno che lo sbaglia".
MALEDIZIONE RIGORI - "Ho avuto la sfiga di perdere la semifinale dei Mondiali in Italia contro l'Argentina ai rigori, ho perso la finale dei Mondiali a Pasadena ai rigori con il Brasile e poi siamo stati eliminati in Francia dalla Francia campione del mondo ai rigori. Mamma mia... Quando vedo adesso le partite che arrivano ai rigori vado via, perché immagino cosa subirà quello che lo sbaglierà".
L'ITALIA CHE VINCE I MONDIALI AI RIGORI NEL 2006 - "Cosa ho pensato? Che culo, almeno una volta (ride, ndr). Avevamo già dato noi. Tre Mondiali uscire così non è facile".
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Il raggiungimento della finale è solo merito suo. Avesse vinto quel mondiale si sarebbe potuto di...