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  • C'è Smalling, altro che Fab Four: Cremonese combattiva, Mou perde (ancora) il suo miglior centrocampista

    C'è Smalling, altro che Fab Four: Cremonese combattiva, Mou perde (ancora) il suo miglior centrocampista

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    I fantastici 4? Pellegrini, Zaniolo, Dybala o Abraham? No, un difensore, forte, fortissimo, ma pur sempre difensore. E’ Chris Smalling, staccando di testa su schema da calcio d’angolo, a consegnare alla Roma la seconda vittoria con lo stesso risultato, 1-0 come a Salerno. Sia chiaro, vittoria ampiamente meritata, fosse solo per i 28 tiri in 90', ma la Cremonese, come è già successo a Firenze, non fa soltanto la spettatrice. La Cremonese gioca, è organizzata, ci prova con coraggio e chiude la partita con un solo gol di scarto, proprio come al Franchi.

    30 MINUTI DI ROMA - I numeri della prima mezz’ora parlano già di 10 conclusioni della Roma, con due nitide palle-gol e tre buone occasioni. Anche il gioco ha parole solo per la Roma che attacca in due modi: in contropiede (perché la Cremonese perde qualche palla di troppo) o con lanci lunghi di Rui Patricio e della difesa alla ricerca della spizzata di testa di Abraham per innescare gli spunti dei due trequartisti, Dybala e Zaniolo. La seconda scelta di gioco spinge Chiriches a uscire dalla linea di difesa per marcare il centravanti inglese e spesso lo anticipa. In quei 30 minuti c’è all’Olimpico una differenza tecnica così netta da far sembrare le due squadre appartenenti a due categorie diverse. La Roma, a parte Wijnaldum, ha la formazione base, nella Cremonese debuttano in A il georgiano Lochoshvili (micidiale nei recuperi) e l’esterno Valeri (che salva un gol su Abraham), come titolari fanno l’esordio Aiwu e Ascacibar. Dopo la prima mezz’ora, durante la quale Radu mostra, come ha fatto a Firenze prima della papera del 3-2, qualità chiarissime sia fra i pali che in uscita, succede che la Roma abbassa il ritmo e la Cremonese si organizza meglio. Oppure è la più solida organizzazione della neo promossa a far perdere le distanze alla detentrice della Conference League. Così, nell’ultimo quarto d’ora la squadra del toscano Alvini crea un paio di pericoli in area giallorossa, compresa una spettacolare rovesciata di Dessers che esce di poco.

    LA SFORTUNA DI ZANIOLO - In quella mezz’ora di quasi dominio, la Roma non riesce a segnare per le parate di Radu, per le chiusure di Chiriches e di Lochoshvili e anche per un pizzico di egoismo di Zaniolo che in un paio di occasioni avrebbe la possibilità di piazzare l’assist invece di cercare a tutti i costi la soluzione personale. Come fa nella sua ultima azione, quando Dybala è libero alla sua destra e invece continua a portare palla richiamando su di sé Lochoshvili che, portandogliela via, lo butta giù. Zaniolo cade male, sulla spalla, le sue urla le sentono i 60.000 dell’Olimpico, esce dal campo con la macchinetta elettrica e al 45' al suo posto entra El Shaarawy. La Roma, come la Juve, ha perso il suo miglior centrocampista (Pogba di là, Wijnaldum di qua) e l’attaccante di fantasia (Di Maria e Zaniolo): non proprio un inizio di stagione incoraggiante per le due prossime rivali.

    LE TRAVERSE - La prima è della Cremonese, con una mezza girata di sinistro di Dessers, su cui Mancini cincischia: si erano incrociati a Tirana, nella finale della Conference fra Roma e Feyenoord, e il giallorosso lo aveva cancellato dal campo, qui il capocannoniere di quella Coppa sta per prendersi una clamorosa rivincita. Attenzione a questo ragazzone belga/nigeriano, Cyriel Dessers si farà notare anche in Serie A. La seconda è della Roma, con un’azione che nasce ancora dall’intuito e dalla tecnica di Dybala, il tiro finale è di El Shaarawy e Radu fa una prodezza deviando la palla sulla traversa.

    LO STACCO DI SMALLING - Dopo meno di un’ora Alvini fa tre cambi giusti: Bianchetti per l’irruente Aiwu (ammonito), Buonaiuto per Zanimacchia (poco coinvolto) e Baez per Ghiglione (che fino a quel momento lavora tanto). La Cremonese prova ad attaccare, ma prende gol su calcio d’angolo. Lo batte Pellegrini sul secondo palo, dove è libero Smalling perché Mancini fa un blocco doppio, fermando sia Lochoshvili che Baez. Del resto il gol su calcio d’angolo è una specialità della casa: dall’arrivo di Mourinho, è il 12° gol segnato in questo modo, solo l'Inter (con 13) ne ha realizzati di più nello stesso periodo. Il vantaggio è meritato per quanto la Roma ha creato. Ora tocca alla Cremonese uscire fuori e lo fa bene con due iniziative di Valeri, una di Dessers e un’altra ancora di Lochoshvili. E’ a quel punto che Mourinho entra in partita mettendo Zalewski al posto dello stanco Spinazzola e Matic per Dybala, anche lui non più freschissimo..., avanzando Pellegrini accanto ad El Shaarawy. La Cremonese resta in partita fino al 4' di recupero, Alvini prova anche con la terza punta, Ciofani, ma i 3 punti sono meritatamente della Roma. In testa alla classifica a punteggio pieno, il modo migliore per avvicinarsi alla Juventus.

    Roma-Cremonese 1-0 (primo tempo 0-0)

    Rete: 65' Smalling (R)
    Assist: 65’ Pellegrini
    Ammoniti Aiwu (C), Zanimacchia (C), Bianchetti (C). 

    ROMA: Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Karsdorp, Pellegrini, Cristante, Spinazzola (72' Zalewski); Dybala (72' Matic), Zaniolo (45' El Shaarawy); Abraham. All: Mourinho.

    CREMONESE: Radu; Aiwu (56' Bianchetti), Chiriches, Lochoshvili; Ghiglione (56' Baez), Pickel, Ascacibar, Valeri; Zanimacchia (56' Buonaiuto); Dessers, Okereke (77' Tsadjout). All.: Alvini.

    Arbitro: Massimi

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