
Ce l'ho con... Sarri ci è ricascato, non merita di restare al Napoli
TUTTO PER LO SCUDETTO MA... - Non è servito al Napoli snobbare l'obiettivo della Coppa Italia e affrontare la doppia campagna europea in Champions ed Europa League con un atteggiamento nemmeno lontanamente paragonabile a quello visto fino a poche settimane fa in Serie A, prima della fisiologica frenata sotto il profilo dei risultati e delle prestazioni. Il ko interno con la Roma dopo il blitz della Juve a tempo scaduto sul campo della Lazio è stata la prima picconata, a cui hanno fatto seguito il pari senza reti con l'Inter, il difficile successo sul Genoa e il mezzo passo falso col Sassuolo. Sarri ha sacrificato competizioni trattate alla stregua di vere e proprie distrazioni puntando su un blocco di giocatori quasi immutabile e lasciando le briciole, al netto degli infortuni, ai vari Chiriches, Diawara, Rog e Milik. Una gestione del gruppo discutibile, che ancora una volta ha portato Hamsik e compagni al momento clou della stagione in condizioni atletiche imperfette.
E' ORA DI CAMBIARE - Così come spesso su queste pagine abbiamo elogiato la straordinaria capacità di Sarri di dare un'organizzazione di gioco e una coralità ammirate anche fuori dai nostri confini con un gruppo di calciatori ben lontani per valori tecnici a quelli della Juve, al termine della stagione il punto della situazione col presidente De Laurentiis per decidere se rinnovare o meno il contratto e avviare con l'ex tecnico dell'Empoli il nuovo ciclo dovrà tenere conto anche di questo aspetto. Avrebbe senso insistere su un allenatore refrattario a puntare sui giovani e incapace di valorizzare gran parte degli acquisti della società per ritrovarsi l'anno prossimo a fare le medesime analisi? La risposta è no, se Napoli e i suoi tifosi, dopo essersi avvicinati sempre di più, la vetta hanno intenzione davvero di toccarla con mano.
