Ci sono due simboli in questo Torino che rischiano di non essere più granata l’anno prossimo. Due casi molto diversi, ma che potrebbero lasciare la città della Mole (entrambi) per consacrarsi altrove. Per quanto Alessio Cerci e Danilo D’Ambrosio siano protagonisti di situazioni molto differenti tra loro, entrambi sono legati ad uno stesso possibile (se non probabile) destino. La caccia agli esterni granata è partita da tempo: la scorsa estate il Milan si era fatto sotto per Cerci, in concorrenza con l’Inter ed altri club che avevano sondato il terreno. Per D’Ambrosio si era fatta avanti la Roma, che poi ha colto l’occasione Maicon, per quanto l’interesse per il laterale campano persista ancora oggi. Il suo contratto resta in scadenza e il suo futuro in granata appare ancora appeso ad un filo. Le sue buone prestazioni e la continuità con cui Ventura lo sta impiegando sono il biglietto da visita migliore per il giocatore, ambizioso e con tanta voglia di vincere, ma sono paradossalmente un male per il club, che rischia di perdere uno dei suoi ‘tesori’ a costo zero.

Diverso è invece il discorso relativo a Cerci, che un contratto ce l’ha, così come anche tanti estimatori. Si è parlato di Southampton nell’estate scorsa, ma anche delle milanesi e altri sondaggi: dopo la partita di domenica con la Roma il suo valore sembra essere ancora salito. Dalla Capitale lo rimpiangono (e lo cercano, con discrezione), ma anche da Milano si torna a parlare di Cerci: lui è combattuto tra il restare da protagonista in una piazza che lo sta esaltando e il giocarsela altrove, dove rischia di fare qualche passo indietro pur di provare a vincere qualcosa. Senza scordare la Nazionale che, anche per Cerci, sarà un’ottima potenziale vetrina in ottica mercato.