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  • Cesenamania:| Un mercato di emergenza

    Cesenamania:| Un mercato di emergenza

    La chiusura della finestra invernale del mercato ha chiarito una volta per tutte che l'esperienza Giampaolo in Romagna è stata un vero e proprio disastro sportivo. Cercare disperatamente di salvarsi per poi rifondare, questo è ciò che è rimasto del progetto ambizioso del giugno scorso, naufragato sotto una serie indecorosa di sconfitte e occasioni perse. Il Cesena dei palleggiatori, del possesso palla e del bel gioco non esiste più neppure nella teoria; ciò che serve ora, infatti, non sono piedi sopraffini ma soprattutto carattere e voglia di lottare. In questo senso è da giudicare positivamente l'ingaggio di Vincenzo Iaquinta, in prestito secco per sei mesi dalla Juventus, ma determinato a riconquistare quantomeno la considerazione della sua società di appartenenza. Non sarà forse un bomber di razza, ma Iaquinta è un giocatore che non tende certo a risparmiarsi in campo, senza considerare che l'ex campione del mondo era probabilmente la migliore delle alternative possibili in un mercato attaccanti che qualitativamente ha mosso ben poco in zona salvezza.

    Positivo anche l'innesto di Mario Alberto Santana, che nonostante a Napoli sia stato poco più di un ectoplasma, a Firenze ha mostrato cose ottime in questi ultimi anni. Manca forse un'alternativa a centrocampo, ad esempio quel Cazzola che pareva ad un passo dal bianconero ma che si è poi accasato a Bergamo per sostituire Padoin; considerato il nuovo possibile piano tattico di Arrigoni, con un fitto centrocampo a cinque, forse un'alternativa in più sarebbe stata azzeccata, ma una società sportiva deve ovviamente fare i conti anche con il meno romantico aspetto economico, e anche così si spiega l'arrivo un po' a sorpresa di Del Nero. Avanti con chi c'è, dunque, e con chi già era arrivato prima delle ultime bollenti ore: Vangelis Moras, che conosce alla perfezione la categoria, e Daniel Pudil, tornante di sinistra che ha ben impressionato nello 0-0 del San Paolo.

    A dare certezze, tuttavia, sono le cessioni, Eder e Candreva su tutti: Igor Campedelli a proposito ha chiarito come i due giocatori fossero parte integrante del progetto Giampaolo, con annessi investimenti importanti a giugno in fase di riscatto. Traduzione: Cesena non poteva permettersi una tale spada di damocle sulla testa, ed essendo cambiata in primo luogo la guida tecnica, essi non erano più fondamentali fino a tal punto. Saluta la Romagna anche Bogdani, che si accasa a Siena dopo un'esperienza tutto sommato più che positiva, così come si trasferisce in Spagna, al Levante, Ghezzal, che più di ogni altro ha risentito della stagione negativa dei bianconeri. Un gennaio rivolto soprattutto a salvare la stagione, insomma; tra qualche mese, poi, si potrà pensare nuovamente a programmare. Per il momento la grossa speranza è che i nuovi arrivi, Iaquinta su tutti, possano davvero riuscire a calarsi nella giusta mentalità per tirare fuori il cavalluccio da una situazione delicatissima.

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