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Pasquale Guarro22 giu 2025, 22:30
Ultimi aggiornamenti: 07 lug 2025, 11:15

Chivu sta provando un'altra Inter: Nico Paz e Arda Guler sarebbero perfetti nel 3-4-2-1

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L’Inter di Cristian Chivu è in fase embrionale, l’allenatore sta varando nuove soluzioni e sistemi di gioco e anche ieri, contro l’Urawa Red Diamonds, i nerazzurri hanno adottato un modulo con due mediani (Barella-Asllani) e due trequartisti (Zalewski-Sebastiano Esposito) in appoggio a Lautaro Martinez. Anche Simone Inzaghi si era affidato qualche volta a questo schema, soprattutto dopo l’inserimento di Zalewski in rosa, ma le indicazioni tratte finora dal Mondiale per Club portano a considerare che per Chivu il 3-4-2-1 possa diventare più di una semplice variabile o alternativa. L’esperimento è durato solo un tempo, 45 minuti in cui l’Inter è stata molto fumosa e poco concreta, portando il tecnico nerazzurro a tornare sui propri passi già alla ripresa, quando ha sostituito entrambi i trequartisti per mandare in campo Pio Esposito e Mkhitaryan, una punta e una mezzala che hanno riproposto qualcosa di molto più familiare. 

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Ma quella del trequartista, uno o due che siano, è un’idea che frulla nella testa di Cristian Chivu. Resta da capire, però, se questo sia un abito che la squadra è pronta a indossare o se invece è necessario l’intervento di un sarto che sistemi i difetti. Bonny e Thuram dietro Lautaro rappresentano una bella suggestione, entrambi sono calciatori di passo e fisicità, sanno cercare l’ampiezza e puntare l’uomo. Inoltre hanno qualità. Insomma, renderebbero replicabile il modello Atalanta, che spesso con Gasperini ha proposto Lookman e De Ketelaere dietro Retegui. 

Ma torniamo all’Inter e al mercato dei nerazzurri di Milano per una considerazione che a questo punto riteniamo sensata: Bonny e Thuram offriranno a Chivu la possibilità di sistemarsi lì davanti come meglio preferisce, ma alle loro spalle forse va ricercato qualcosa di diverso perché i vari Mkhitaryan, Zalewski, Zielinski e Sucic hanno altre caratteristiche. Inoltre, rosa alla mano, si evince immediatamente un aspetto che emerge su tutti gli altri: il gruppo di Chivu abbonda di mezzali (Frattesi, Barella, Sucic, Zielinski, Mkhitaryan) e scarseggia di trequartisti (forse solo Valentin Carboni). Ecco perché torna d’attualità il mercato, se si pensa che davvero questa squadra debba imparare a esprimersi in modo diverso rispetto a quello abituale. 

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In un passato non così tanto lontano, due nomi sono stati accostati ai nerazzurri: quelli di Nico Paz e di Arda Güler, in rete questa sera con il Real Madrid. Due giocatori di grande fantasia, due trequartisti moderni che nel 3-5-2 sarebbero stati adattati ma che nel 3-4-2-1 risulterebbero perfetti. La trasformazione dell’Inter di Chivu potrebbe passare da profili di questo tipo, il tecnico romeno ha iniziato con il 4-3–3 come modello di riferimento, sistema non replicabile in nerazzurro, almeno non in questo momento, ovviamente per via delle caratteristiche dei difensori. Lo stravolgimento sarebbe eccessivo e forse addirittura dannoso. Ma lì davanti qualcosa si può cambiare, al fine di consentire all’allenatore di plasmare la squadra alle sue idee, anche se poi Marotta a tal proposito ha già messo le mani avanti: “Un allenatore moderno come Chivu deve adattarsi alle caratteristiche dei calciatori ed è quello che sta facendo”. 

Capiremo presto se si tratta di dichiarazioni di facciata o se invece il presidente nerazzurro porterà avanti questo principio. Così come capiremo come si comporterà Chivu quando avrà a disposizione la rosa al completo. Se l’idea del 3-4-2-1 persisterà nella sua testa, il mercato nerazzurro dovrà subire un orientamento diverso e aprirsi a nuove strade. E chissà che non si debba anche guardare a un mediano, un centrocampista di sostanza di cui questo gruppo è sprovvisto. Forse anche per questo Marotta ha frenato. E allora non ci resta che capire cosa ci diranno le prossime sfide, a partire da quella contro il River.

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