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  • Diego Della Valle: 'Chiesa deve restare almeno un altro anno, Commisso non può presentarsi senza di lui'

    Diego Della Valle: 'Chiesa deve restare almeno un altro anno, Commisso non può presentarsi senza di lui'

    Da ieri Diego Della Valle non è più il presidente della Fiorentina. Ceduto il club all'imprenditore italo-statunitense Rocco Commisso per circa 170 milioni di euro, per il patron di Tod's è tempo di ripercorrere i 17 anni di gestione del club viola e di descrivere le tappe che lo hanno portato al distacco. Nell'intervista concessa a Il Corriere dello Sport si parte dall'inizio della fine, ossia del crollo di risultati della squadra da febbraio in avanti che portò alle inaspettate dimissioni di Stefano Pioli: "Comportamento inspiegabile, quella scelta ci ha sorpreso. E' una bravissima persona e un ottimo tecnico, per noi era l'ideale, se non se ne fosse andato lo avremmo tenuto. Mancavano due mesi al termine del campionato, c'era tutto il tempo per prolungare il contratto, dal nostro punto di vista il rapporto di fiducia non si era esaurito".

    Un bilancio sulla sua avventura da proprietario della Fiorentina: "In 17 anni abbiamo messo 300 milioni di euro nel club, per la precisione 285. Bilanci corretti, numeri chiari e documentati, non siamo mai ricorsi ad artifici come le plusvalenze gonfiate. Se dovessi dare un voto, per le emozioni e le soddisfazioni vissute, starei serenamente tra il 7 e l'8. Abbiamo messo Commisso nelle condizioni di fare meglio di noi, presto capirete in che modo lo abbiamo fatto. Non scarichiamo la Fiorentina ad altri, io non amo vendere; a mio fratello Andrea è entrata nel sangue, ma anche io sono un tifoso che non si perde una partita".

    Sul futuro di Federico Chiesa, che avrebbe già un accordo di massima con la Juventus a partire dalla prossima stagione: "Deve restare e resterà almeno un altro anno. Io i contratti li rispetto e li faccio rispettare, Chiesa è centrale nel progetto sviluppato da Commisso. Lui non può presentarsi a Firenze senza Chiesa e lo sa bene. Se abbiamo scelto lui, è perché siamo convinti di fare il bene della Fiorentina".

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