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  • Finalmente Mandragora, ora la Juve

    Finalmente Mandragora, ora la Juve

    • Nicola Balice

    Finalmente, la luce. È passato quasi un anno dall'ultima partita ufficiale di Rolando Mandragora. 30 aprile 2016, Virtus Entella-Pescara: al minuto 11 si rompe il quinto metatarso del piede destro, chiudendo così in anticipo la propria stagione. Un brutto infortunio, che si rivelerà ancor più brutto. Tanto da fargli perdere quasi totalmente anche la stagione successiva: acquistato già a gennaio dal Genoa per un'operazione da 6 milioni più altri 6 di bonus, presente al raduno estivo, ha portato avanti un lavoro differenziato fino a quando non si è reso necessario un secondo intervento chirurgico a inizio agosto ad Oporto. Altri quattro mesi previsti prima del recupero, seguiti da altri tre all'insegna degli stop and go. Due panchine fin qui in prima squadra (contro Inter in campionato e Napoli in Coppa Italia), due presenze in Primavera, un tempo in Under 20 contro la Nazionale di serie B e infine i due gettoni con l'Under 21 di Gigi Di Biagio questa settimana a dare continuità all'amichevole che la Juve ha disputato contro i dilettanti dell'Alpignano prima della sosta. Poco, pochissimo in assoluto. Tanto, tantissimo per il morale di un giocatore che a vent'anni ancora da compiere ha perso un anno intero proprio quando era pronto a spiccare il volto nel grande calcio.

     

    TRA MERCATO E NAZIONALE – Anche perché le scorie di quell'infortunio lo hanno costretto ai box ancora a gennaio, il mese decisivo per ripartire magari in prestito. Il Pescara l'ha aspettato fino all'ultimo, l'Empoli ci ha provato per primo, lui invece ha sperato di poter riabbracciare Gian Piero Gasperini nell'Atalanta dei miracoli salvo poi vedersi preferire in extremis il 'più pronto' Cristante rimandando il discorso del prestito alla prossima stagione. E allora meglio restare alla Juve e procedere un passo alla volta, senza forzare i tempi in attesa di capire se poter magari riuscire a conquistarsi un posto in vista della prossima stagione. Intanto a Coverciano non ci si è assolutamente scordati di lui, titolare inamovibile nella cavalcata qualificazione degli Azzurrini prima dell'infortunio in cabina di regia, ora Di Biagio pur di recuperarlo lo ha testato da difensore centrale: forse non già in ottica Europeo, sicuramente per riconsegnarli un ruolo da leader per il prossimo biennio. “Dopo una sosta ai box durata fin troppo...sono fuori dal tunnel!”, commentava su Instagram proprio Mandragora dopo la vittoria con la Polonia di pochi giorni fa. Ed ora che dal tunnel è uscito, la sua stagione – quella da acquisto più atteso della Juve – può finalmente cominciare.

    @NicolaBalice


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