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  • Fiorentina, è tour de force: sette partite in tre settimane
Fiorentina, è tour de force: sette partite in tre settimane

Fiorentina, è tour de force: sette partite in tre settimane

  • L.C.
Tre settimane, sette sfide cruciali. E’ questo il cammino che attende la Fiorentina di Vincenzo Montella, in lotta su tutti e tre i fronti possibili: campionato, coppa Italia ed Europa League. E saranno giorni frenetici quelli che dividono i viola dal sogno di continuare il cammino alla conquista del primo trofeo dell’era Della Valle. 
Tutto comincerà sabato a Reggio Emilia, col Sassuolo del tecnico Di Francesco. Nome noto anche perché più volte accostato alla panchina viola, come eventuale successore dell’aeroplanino. La squadra del patron Giorgio Squinzi sta disputando un buon campionato, tra la ricerca della salvezza tranquilla e col gioco frizzante finalizzato tra tre interpreti offensivi come Sansone, Zaza e Berardi. Tre che possono impensierire qualsiasi difesa, ai quali Montella risponderà per le rime però. Infatti i viola arrivano da sette risultati utili consecutivi, tra campionato e coppa Italia. E non perdono dal giorno della Befana, dall’1-0 subìto a Parma. Da quella gara sono arrivate vittorie e certezze: si è sbloccato Gomez, il mercato ha portato a Firenze i vari Diamanti, Salah, Gilardino e Rosi. E soprattutto i viola hanno ritrovato serenità ed imprevedibilità. Le armi migliori per affrontare questa serie di sfide da dentro o fuori. Nelle quali, scrive il quotidiano La Repubblica, c’è da prevederlo, Montella adotterà un turnover ponderato. Per far riposare alcune pedine che finora hanno tirato il gruppo senza sosta.  
Dopo Sassuolo, però, i viola non potranno riposare più di tanto. Giovedì 19 la sfida d’andata a Londra, sponda Tottenham, dove ad attenderli per l’andata degli ottavi di Europa League ci sarà una squadra in gran forma. Il gruppo di Pochettino, infatti, potrà contare su un talento appena sbocciato: l’attaccante classe ’93, Harry Kane. Divenuto capocannoniere della squadra con 13 gol e quattro assist. Ma non solo: Lamela, Soldado, Eriksen sono alcuni dei nomi che i viola dovranno osservare con molta attenzione. Il ritorno al Franchi (26 febbraio) è un’opportunità da sfruttare, per riscattare anche la sconfitta della scorsa stagione contro la Juventus. Anche se quattro giorni prima, posticipo di domenica 22, i viola se la dovranno vedere in casa contro il Torino. Dopo l’Europa League l’obiettivo sarà quello di ricaricare le energie, perché domenica 1 marzo i Montella boys andranno a San Siro, sponda Inter. E pochi giorni dopo, siamo al 4 marzo, si giocheranno la gara d’andata delle semifinali di coppa Italia contro la Juventus a Torino. Il tour de force, dunque, si chiude lunedì 9 marzo con la terza trasferta in una settimana: quella di Roma, sponda Lazio. 
Non mancheranno, certo, le occasioni per provare nuove soluzioni in casa viola. A centrocampo Montella ha fatto rifiatare Pizarro, mentre dovrà dosare l’infinito Joaquin sulla destra. Con Salah, inserito in lista UEFA, pronto a recitare la parte da protagonista in Europa. E poi Diamanti, Gilardino, Babacar: in attacco le varianti non mancano. Con Rosiche potrebbe tornare utile in vista di incontri ravvicinati sui tre fronti. Un mercato, quello di gennaio, che ha portato a Firenze giocatori già pronti. Un esempio? Alino Diamanti, che in poche partite è riuscito a conquistarsi una maglia da inamovibile. Serenità e tranquillità, insomma: oltre ai nuovi innesti sembrano essere queste le armi migliori di una Fiorentina ritrovata. Proprio alla vigilia del mese cruciale per la stagione. Quello del dentro o fuori.

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