Calciomercato.com

  • Genoa-Milan, le pagelle di CM: Piatek è un problema, Paquetà devastante

    Genoa-Milan, le pagelle di CM: Piatek è un problema, Paquetà devastante

    Genoa-Milan 1-2

    Radu 5,5:
    si fa beffare sul suo palo da Hernandez in occasione dell’1-1, non può nulla sul rigore di Kessie, poi mura Leao impendendo il 3-1. Per il resto passa la serata a guardare compagni ed avversari.
     
    Romero 5,5:
    dimostra ottime doti offensive sul finire del primo tempo saltando Hernandez come un birillo ed impensierendo Reina. Nel finale rimedia l'ennesimo giallo procurandosi la prima squalifica stagionale
     
    Zapata 6,5:
    la sfida tra ex con Piatek se la aggiudica lui. Soprattutto perchè il polacco appare il riflesso sbiadiato del bomber implacabile ammirato al Ferraris un anno fa. Decisamente più impegnativo il duello con Leao, tenuto comunque al guinzaglio.
     
    Criscito SV:
    la sua gara dura meno di 10’. Poi il muscolo dello coscia lo costringe alla resa prematura.
    (dall’11 pt Biraschi 5: schierato nell’insolito ruolo di centro-sinistra se la cava tutto sommato bene nel primo tempo al cospetto di un Suso sonnolento. Vanifica tutto nella ripresa causando il rigore del vantaggio milanista che comporta per lui anche il rosso diretto).
     
    Ghiglione 6:
    tiene Hernandez sulle spine provando ad affondare quanto può. Però si fa fregare in occasione del pareggio rossonero lasciando al francese spazio e tempo per sparare a rete.
     
    Lerager 6:
    impegna Reina dopo 7’ facendo fare bella figura al portiere spagnolo. Andreazzoli prova a sfruttarne le doti da incursore impiegandolo più da trequartista che da mediano. Esperimento che riesce a metà.
    (dal 43’ st Pandev SV: dentro nel finale per dare sostanza ed esperienza)
     
    Schone 5,5: i ritmi lenti di una gara soporifera agevolano il suo gioco compassato. Il gol che sblocca la gara è il suo ma il ‘merito’ è tutto di Reina che si fa uccellare da un tiro facile facile. Restituisce il favore nel finale facendosi respingere nel finale il rigore del possibile pareggio.
     
    Radovanovic 5,5:
    tanta corsa e tanta voglia ma meno sostanza rispetto al solito. Con l’espulsione di Biraschi diventa capitano senza però riuscire a trasmettere ai compagni la giusta scossa.
     
    Pajac 5,5:
    un po’ troppo timido al cospetto di un Calabria che va in difficoltà ogni qual volta viene puntato. 
     
    Kouame 6:
    qualche scatto fine a se stesso e un paio di sponde che i compagni non assencondano a dovere. Prezioso e decisivo nel ristabilire la parità numerica causando il secondo giallo a Calabria e nel procurarsi il rigore del possibile 2-2.
     
    Pinamonti 5:
    non la vede praticamente mai. L’unica vera palla giocabile gli arriva a metà ripresa e la spara in Gradinata. Ma se non gli arrivano rifornimenti la colpa non può essere la sua.
    (dal 28’ st Favilli 6: entra e prova a dare vivacità all’attacco rossoblù portando chili e centimetri là davanti).

    All. A. Andreazzoli 5: contro una delle squadre meno in forma del momento si affida alla vecchia guardia per provare a muovere una classifica che ora si fa sempre più preoccupante. Schone lo illude sul finire del primo tempo salvo poi condannarlo 45 minuti più tardi. Il suo destino sulla panchina rossoblù è sempre più precario e legato agli umori del presidente Preziosi.

    MILAN

    Reina  5:
    una notte da dottor.Jekil e signore Hyde. Prima chiude la saracinesca su due conclusioni pericoloso di Lerager e Pajac, poi si rende protagonista della incredible papera che regala il gol a Schone. Nel finale si rende protagonista del fallo da rigore (molto discutibile) e poi si riscatta parando lo stesso sempre su Schone. 95 minuti dove ha visto tutto.

    Calabria 4: già ammonito perde palla a centrocampo e trattiene l'avversario pronto a ripartire. Doppio giallo ed espulsione ingenua per il terzino rossonero proprio nel momento più delicato della partita.

    Romagnoli 6: controlla bene Pinamonti sul quale fa valere il fisico, qualche affanno in più quando dalle sue parti arriva Kouamè.

    Duarte 6: non trema alla sua prima da titolare. Attento e preciso negli interventi.

    Hernandez 6,5: difensivamente ha delle lacune evidenti, quando viene puntato si trova spesso in imbarazzo. Discorso diverso quando deve attaccare: ha gamba, forza e trova anche la complicità di Radu per la sua prima marcatura in rossonero.

    Kessie. 6,5: segnali di crescita dopo un periodo difficile. Ci mette cuore e voglia per 95 minuti, è glaciale dal dischetto per la rete che vale la vittoria. Mezzo voto in meno per l'errore in disimpegno sul finale che poteva costare carissimo.

    Biglia 5: sempre in ritardo, prende un giallo evitabile e commette diversi falli. Non la migliore serata da quando veste il rossonero.

    Calhanoglu 4: sorprende vederlo ancora titolare, al netto di una serie di prove sconcertanti. Non ha la personalità per reggere la pressione che sta subendo il Milan. (dal 1' st Paquetà 7: impatto devastante sulla gara, cambia il Milan con giocate di qualità e creando occasioni da rete)

    Suso 5: altra prova da chi l'ha visto? Tocca pochissimi palloni, salta di rado il diretto avversario e quando prova la conclusione non fa nemmeno il solletico a Radu.

    Piatek 4,5: vederlo giocare sul dischetto del centrocampo è francamente incomprensibile, ma il  numero 9 rossonero ci mette anche molto del suo. Zero mordente, tanti palloni persi senza opporre la benchè minima opposizione. Il pistolero visto l'anno scorso è un lontano ricordo. (Dal 1' st Leao 7: si procura il rigore con una bella giocata su Biraschi. Dà sempre l'impressione di poter far male, per lunghi tratti è imprendibile)

    Bonaventura 6: schierato a sorpresa nel tridente, non sfigura. Prova a duettare di prima sia con Piatek che con Leao, prezioso anche in fase di copertura.  (dall 80' Conti s.v)

    All. Giampaolo 5: la scelta di escludere Leao coglie di sorpresa e si rivela sbagliata e controproducente. Per 45' abbondanti il suo Milan è brutto da vedere. I cambi gli danno una mano e una vittoria che, forse, gli salva anche la panchina.

    Altre Notizie