
Grinta da Tigre, amore per il baseball e la tentazione Juve: è tornato Falcao
DAL BASEBALL A FALCAO - Fede, umiltà e baseball (o beisbol, alla spagnola) i tre ingredienti della resurrezione del Tigre. Ad essere più preciso, quel gioco preso in prestito dagli Stati Uniti e trapiantato in Sudamerica fa parte di un passato molto lontano, quando il piccolo Radamel viveva in Venezuela e pensava ad un futuro diverso, ma nel frattempo allenava i riflessi, quelli che a soli 30 anni non potevano essere spariti del tutto. Famiglia di sportivi (le due sorelle giocano a tennis) e di uomini di spettacolo (la moglie è cantante e modella, lo zio attore di una telenovela, nei panni di un prete), ma alla fine il calcio ha un fascino irresistibile, con un papà come Radamel Garcia che di professione era difensore (e anche conoscere i loro pregi e difetti servirà all'attuale bomber del Monaco) e aveva una passione fuori dal comune per l'altro Falcao, quello che nei primi anni Ottanta diventava l'ottavo re di Roma e che un giorno avrebbe regalato la sua maglia a Radamel.
Feliz de volver a representar el país. Afronto esta oportunidad con mucha ilusión. Un llamado muy especial.... https://t.co/ZX839MKdnc pic.twitter.com/rMdXUh0dYw
— Radamel Falcao (@FALCAO) 4 novembre 2016
LA JUVE SFIORATA - E' una vita semplice quella di Falcao, fatta di passioni normali come quella per il proprio lavoro, tanto da portarsi dietro anche in vacanza i macchinari per allenarsi e restare in forma, e per il Real Madrid, con quella camiseta che ha visto solo d'avversario quando gonfiava a ripetizione le reti delle porte avversarie giocando per l'Atletico. 70 gol in 91 partite, una Supercoppa Europea, una Coppa del Re ma soprattutto un'Europa League, competizione che ha vinto per due stagioni di fila (l'altra col Porto), come solo l'ex Fiorentina Marin e Gigi Sartor hanno saputo fare in carriera. Da Madrid al Principato il passo sembra breve, un'altra formazione in cerca da rilanciare dopo stagioni di anonimato a suon di gol e anche qui Falcao non si smentisce. Poi quel crac, le delusioni in maglia United e Chelsea e forse per quella Juventus che ci aveva pensato seriamente nell'estate 2014. Ma il destino talvolta sa restituirti quello che ti ha tolto. Bastano fede, pazienza, umiltà e avere i riflessi giusti per cogliere l'occasione. Per questo c'è il beisbol...