
Hazard: 'Lasciare il Chelsea la decisione più difficile'
"Ai miei amici e alla mia famiglia del Chelsea, sapete che andrò al Real Madrid. Non è un segreto che era il mio sogno giocare lì da quando ero un ragazzo che segnava il suo primo gol. Ho provato al meglio a non distrarre me o la squadra durante questo difficile periodo di speculazione e attenzione mediatica, specialmente negli ultimi 6 mesi. Ora le società hanno raggiunto un accordo e spero che voi comprendiate che dovevo proseguire con un nuovo capitolo, proprio come ognuno di voi dovrebbe quando si ha la possibilità di inseguire i propri sogni. Lasciare il Chelsea è la decisione più grande e difficile della mia carriera. Ora vorrei che fosse chiaro per tutti una cosa che lo è sempre stata per me: ho amato ogni momento al Chelsea e nemmeno una volta ho mai considerato un altro club o ho desiderato andar via. Avevo solo 21 anni quando sono arrivato, così sono cresciuto come uomo e giocatore con tutti voi, mi avete aiutato a diventare il capitano della nazionale belga inoltre. Ci sono stati ovviamente momenti difficili, per la squadra nel complesso e per me personalmente, d’altronde questo è il calcio professionistico. Tuttavia, il calcio per me è avere un pallone tra i piedi, giocare le partite, divertirsi in ogni momento: siamo fortunati a giocare questo sport bellissimo e questo è sempre il mio consiglio a coloro che mi chiedono qualche suggerimento. Giocate a calcio e divertitevi! Anche quando non stavamo giocando bene, ho provato a fare del mio meglio e questo è stato grazie al vostro pazzesco sostegno. Quello spirito di lotta, la passione, il rifiuto ad arrendersi è parte della cultura qui al Chelsea e arriva direttamente da voi.
Quando ripenso ai momenti speciali con questa maglia ce ne sono così tanti, siamo fortunati ad aver vinto più partite di quelle che abbiamo perso. Quelli che mi conoscono capiscono che non sono io a elencare ciò che abbiamo vinto, tutto ciò che posso dire è che ogni titolo di squadra o ogni riconoscimento individuale vinto è stato incredibile. Un giorno sarò in grado di farmi una birra e parlarne o ridere di quel rigore sbagliato che ha poi portato al gol di testa contro il Palace per la vittoria del titolo, o dei gol al Tottenham, all’Arsenal, al Liverpool.
Prima di andare, un ultimo grazie a tutti coloro che lavorano al Chelsea per il loro incredibile apporto in ogni singolo momento. Con i miei ex compagni ci diremo arrivederci al momento giusto ma devo ringraziare il presidente Abramovich e la dirigenza per avermi aiutato a realizzare non uno, ma due sogni: il primo è diventare un giocatore del Chelsea e oggi diventare un calciatore del Real Madrid. Auguro tutto il meglio a ognuno di voi, amici.
Eden”