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  • I bambini plusdotati: un mondo poco conosciuto fatto di potenzialità e enormi fragilità

    I bambini plusdotati: un mondo poco conosciuto fatto di potenzialità e enormi fragilità

    • Francesca Garavini
      Francesca Garavini
    La potremmo definire come una nuova generazione, quella in cui rientrano i bambini plusdotati, che imparano a leggere e a scrivere imitando i fratelli più grandi, o che ricordano sequenze numeriche senza alcuna connessione. A distinguere un bambino plusdotato dai suoi coetanei è la grande curiosità orientata su diversi fronti e manifestata con la tendenza continua a porre domande, ad esplorare l’ambiente che lo circonda e a ricercare risposte ai propri interrogativi.

    Anche dal punto di vista relazionale ed emotivo questi bambini vivono i propri sentimenti con grande intensità, rispetto ai loro coetanei, esprimendo le proprie opinioni con enfasi e ampio coinvolgimento personale, dotati di un grande senso dell’umorismo, sono perfezionisti e amano stare in compagnia. Sono visti, però, ancora troppo spesso in modo pregiudizievole, ovvero come bambini perfetti e abili in tutto, privi di difficoltà nell’apprendimento scolastico o di altro genere. 

    Tuttavia, sono tanti quelli che trovano ostacoli dal punto di vista scolastico e deficit certificati e riconosciuti. Le complicazioni ad armonizzarsi con la classe e la didattica possono generare l’assunzione di comportamenti disfunzionali, ricondotti a problematiche di attenzione: sono proprio questi i maggiori casi di plusdotazione non riconosciuta, mascherata dietro condotte inadeguate. È ancora un mondo poco conosciuto il loro, fatto anche di perdita di autostima, abbandono scolastico e isolamento sociale. Ciò che sicuramente li contraddistingue è il fatto di essere dotati di una forte sensibilità e i genitori e gli insegnanti sono chiamati a concentrarsi sugli aspetti positivi del comportamento del bambino e a concedergli il giusto tempo libero per esprimere al meglio la propria creatività. 

    Inoltre, se non vengono supportati, questi studenti hanno alte probabilità di sviluppare impotenza, frustrazione e scarsa motivazione. È fondamentale riconoscere il talento di questi bambini il prima possibile, per poi valutarne il profilo di funzionamento. Successivamente, una volta identificata la situazione di iperdotazione cognitiva, è importante attivare interventi di supporto psicologico mirati a riequilibrare gli ambiti di sviluppo e promuovere abilità di autoregolazione, aiutando in questo modo anche la scuola e la famiglia nella corretta presa in carico e valorizzazione del talento. 

    In particolare, sono molte le famiglie che decidono di rivolgersi al centro Phoenix srl, centro di psicologia e neuropsicologia con sedi a Padova, Vicenza e Trentino-Alto Adige. L’obiettivo è quello di fornire trattamenti volti a potenziare le abilità emotive e sociali di questi studenti attraverso uno specifico e personalizzato percorso. Non dimentichiamoci che non si tratta di fenomeni o geni, ma in prima istanza di persone. Sono molto fragili, sensibili e spesso queste caratteristiche vengono celate e il più delle volte questi bambini diventano vittime di diagnosi sbagliate (dislessia, spettro acustico…).

    Per questo è stata creata l’associazione Step-net onlus, la Rete di sviluppo, di supporto e di riferimento per il talento, le emozioni, il potenziale a sostegno delle famiglie e delle scuole. Ogni bambino, tra le sue fragilità e potenzialità, ha il diritto di essere sostenuto nel suo percorso di crescita e apprendimento.

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