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  • Inter, Conte non è Superman: vince con la squadra più forte del campionato

    Inter, Conte non è Superman: vince con la squadra più forte del campionato

    • Stefano Agresti
      Stefano Agresti
    Quando l’Inter ha preso Conte, quasi due anni fa, lo abbiamo giudicato subito un colpo di mercato straordinario: un grande allenatore vincente per riportare i nerazzurri al successo. E gli effetti, anche se non immediati, stanno arrivando, a conferma della bontà della scelta. Abbiamo però la sensazione che si stia enfatizzando all’eccesso il merito di Antonio nello scudetto che sta per essere conquistato dall’Inter.

    La Gazzetta dello sport ha trasformato Conte in Superman. E Mario Sconcerti nel suo “Cappuccino”, proprio qui su Calciomercato.com, ha spiegato che - a suo avviso - il peso del tecnico sullo scudetto dell’Inter è superiore rispetto a quello che ha avuto nel primo titolo alla Juve. Non siamo d’accordo né con l’una né con l’altro, pur rispettando ovviamente queste idee differenti dalle nostre.

    Quando Conte ha vinto lo scudetto con la Juve, non aveva la squadra migliore d’Italia: i bianconeri venivano da un settimo posto e il Milan era decisamente più forte. Un percorso simile lo ha avuto con il Chelsea, che ha portato al trionfo in Premier benché anche i Blues non fossero in quella stagione i favoriti, anzi avessero sopra di loro nei pronostici di inizio campionato addirittura tre o quattro rivali. E perfino con la Nazionale Conte è andato oltre le qualità dei giocatori che aveva a disposizione, portando una squadra complessivamente modesta (con la mitica coppia Pellè-Zaza in attacco) a un passo dalle semifinali dell’Europeo, sfumate solo ai rigori contro la Germania campione del mondo.

    Stavolta non è così. L’Inter è la squadra migliore d’Italia assieme alla Juve, che forse ha più talento ma è meno completa. Questo non significa che Conte non sia stato abile a conquistare lo scudetto, ci mancherebbe: il successo dei nerazzurri non era affatto scontato, vincere è sempre molto difficile e Antonio è stato bravissimo. Ma non è Superman. Non stavolta, almeno.

    @steagresti
     

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