Inter, smascherati i problemi a centrocampo: serve almeno un colpo, il punto
Una distrazione del bicipite femorale e un risentimento al muscolo tibiale posteriore della gamba. Docce gelate, notizie negative alla vigilia di una ripartenza tanto particolare quanto delicata. L'Inter riabbraccia la Serie A senza due pedine fondamentali dello scacchiere di Conte, Stefano Sensi e Marcelo Brozovic. Per l'ex Sassuolo è il quinto stop stagionale: adduttori, polpaccio e piede lo hanno tormentato dopo un avvio di annata sorprendente. Il croato, invece, è stato metronomo fondamentale che sin qui aveva saltato solo quattro partite. I loro infortuni, in vista della sfida di questa sera contro la Sampdoria, smascherano i problemi dell'Inter a centrocampo.
EMERGENZA - Rosa corta. Un concetto espresso più volte da Antonio Conte, specie nel famoso sfogo di novembre dopo il ko di Dortmund. L'arrivo di Eriksen pareva aver risolto il problema, ma oggi la questione è decisamente viva. Conte, ora, si trova con soli quattro giocatori di ruolo: Barella, Gagliardini, Vecino e Borja Valero. Ecco dunque che la spia, in vista dell'anno prossimo, è più accesa che mai. Lo spagnolo dirà addio e l'uruguaiano potrebbe imitarlo: a quest'Inter serve (almeno) un rinforzo in mediana.
I PIANI - Conte ha le idee chiare già da tempo: vuole Arturo Vidal, fedele condottiero nella vincente avventura bianconera. Marotta, però, ha altri piani, specie a causa delle richieste del giocatore (un triennale) e di quell'ingaggio da 8 milioni annui. Il primo nome sulla lista resta Sandro Tonali, per il quale i nerazzurri si sono mossi da tempo, scavalcando la Juve. Marotta e Ausilio sono fiduciosi, ma Cellino continua a chiedere intorno ai 50 milioni di euro, rifiutando proposte di scambi. Difficile, infine, ipotizzare a oggi un ritorno di Nainggolan: nonostante le parole di Giulini ("credo che a fine stagione tornerà in nerazzurro"), il belga non rientra nei piani di Conte. Che, intanto, fa la conta e scopre un centrocampo decimato. In estate serviranno risposte.