Non c'è niente da fare: alla Fifa di Blatter, l'Italia sta sulle scatole e l'organizzazione dell'ex colonnello svizzero non perde occasione per dimostrarlo. Certo, non siamo ai livelli indecenti del 9 luglio 2006, a Berlino, quando il presidente della federcalcio mondiale si rifiutò di premiare gli azzurri campioni del mondo, salvo strisciare davanti a loro due anni più tardi in un albergo romano. Ma, a mano a mano che si avvicina il sorteggio della fase finale del mondiale brasiliano  (Salvador de Bahia, venerdì, ore 17), c'è sempre più puzza di bruciato. 

Racconta gazzetta.it con didascalica chiarezza: "... le fasce sono state divise come nelle ultime edizioni con una di "teste di serie" (le prime sette del ranking Fifa a ottobre e il Brasile ospitante), una di europee "non teste di serie", una di nordamericane e asiatiche, una con le cinque africane e le due sudamericane "non teste di serie". E qui c'è la prima vera novità, perché nell'urna delle europee le squadre saranno 9, e in quella Africa/Sudamerica 7. La Fifa non sceglie in base al ranking, che avrebbe spedito la Francia con africane e Sudamericane, ma effettuerà un sorteggio preliminare, come ha spiegato il segretario generale Jerome Valck. Così si arriverà a quattro urne con otto palline, con una decisione destinata a suscitare qualche polemica.

 La cosa ci riguarda direttamente, perché quella sorteggiata e "spostata" potremmo anche essere noi. E c'è di più: l'europea "in più" verrà accoppiata subito a una delle "teste di serie" sudamericane, in modo da evitare un girone con tre europee (vietati anche gruppi con due sudamericane). Così, però, si potrebbe rischiare un gruppo in cui gli azzurri potrebbero doversi confrontare con Brasile, Olanda e Usa (nella peggiore delle ipotesi). Se resta in Urna 4, invece, all'Italia toccherà una "testa di serie", una africana/sudamericana, una nordamericana/asiatica. Nella migliore delle ipotesi, ad esempio, un girone con Svizzera, Algeria e Honduras. Se invece l'europea in più a spostarsi dovesse essere una sulla carta più debole, come Bosnia, Grecia o Croazia, di colpo i gironi si equilibrerebbero, e i "problemi" della Fifa si risolverebbero".

Staremo a vedere che cosa accadrà. Certo che questo andazzo non ci piace per niente. La Fifa ha preso il vizio di cambiare le regole in corsa. L'ha fatto con il Pallone d'Oro, riaprendo le votazioni che dovevano chiudersi a metà novembre, sotto il peso delle prodezze di Cristiano Ronaldo, da Blatter preso in giro a Oxford (e sarebbe fantastico se il portoghese, qualora vincesse l'oscar del calcio mondiale desse uno schiaffo allo svizzero disertando la cerimonia di premiazione).

Adesso, a meno di tre giorni dal  sorteggio mondiale, si scopre che la Francia - peraltro qualificatasi dopo lo spareggio con l'Ucraina anche grazie a un gol in fuorigioco - viene salvata e che l'Italia potrebbe finire in un girone di ferro.

Ribadiamo un concetto già espresso a più riprese in due parole: Blatter, vattene.

Xavier Jacobelli

Diretore Editoriale www.calciomercato.com