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  • Juve, i riscatti valgono un campione

    Juve, i riscatti valgono un campione

    Patti chiari e amicizia lunga, ma il rispetto degli accordi e la filosofia dei gentiluomini costerà cara alla Juve. Chiamata nelle prossime due settimane a riscattare quei giocatori presi in prestito tra l'estate e l'inverno della scorsa stagione, con accordi vincolanti sotto diversi aspetti, la dirigenza bianconera dovrà impegnare gli stessi fondi necessari per l'acquisto di un "top player".

    Sommando le cifre delle operazioni Matri, Pepe, Motta e Quagliarella si arriva infatti a quasi 37 milioni di euro da versare a tre club diversi: in pratica la somma utile (se non sufficiente) per ingaggiare uno come Sanchez, Rossi o Aguero. Paradossi del calciomercato, anche se la Juve sapeva a cosa andava incontro con la nuova strategia di Marotta. Prendere un giocatore in prestito oneroso e poi riscattarne il cartellino successivamente è una forma di «leasing» conosciuta e già adoperata da diversi club, ma la società bianconera un anno fa ha studiato la strategia della posticipazione rendendo di fatto obbligatorio il riscatto e non una semplice opzione. Un po' perché il pagamento dei prestiti era molto oneroso e quindi non tenere un giocatore pagato tanto sarebbe un autogol anche per il bilancio, ma soprattutto perché con le società coinvolte nelle diverse operazioni c'era un accordo amichevole che ora deve essere rispettato.


    Le operazioni sono già scritte, ora tocca alla Juve versare quello che era stato pattuito per chiudere l'affare, anche se magari il giocatore non serve più oppure verrà sottoutilizzato. Il caso emblematico è quello di Marco Motta: il difensore è arrivato in prestito dall'Udinese per 1,2 milioni di euro, ha deluso le aspettative ed in ogni caso verrà riscattato per 3,8 milioni di euro. Marotta si è già attivato per trovare una nuova collocazione al terzino destro, visto che quel posto è già stato prenotato dallo svizzero Lichtsteiner (tra martedì e mercoledì si chiude l'affare con la Lazio che a sua volta si è garantita Konko), ma all'Udinese dovrà pagare tutto. Stessa sorte - e stesso club pronto ad incassare -, coinvolge Simone Pepe. L'esterno è stato prelevato in prestito per 2,6 milioni proprio un anno fa dalla società friulana ed ora il suo scontrino verrà battuto a 7,5 milioni. Pepe, tuttavia, rischia di non partire titolare nel 4-2-4 di Conte e così il suo destino appare in bilico: la Juve ne rileverà il cartellino, ma non è escluso che possa essere inserito in qualche scambio. Nonostante, ora come ora, sia l'esterno più puro ed offensivo insieme a Krasic e al rientrante Palladino (attualmente in comproprietà con il Parma).

    Meno opinabili i riscatti dei due attaccanti, Matri e Quagliarella. Per il primo, prelevato a gennaio con 2,5 milioni per il prestito, si è mantenuto l'impegno col Cagliari di inserire giovani bianconeri come contropartite all'atto dell'acquisto: la valutazione di 15 milioni di euro verrà così trasformata in 10 milioni «cash» più la comproprietà di Pasquato e i prestiti di Morrone e Immobile. Per Quagliarella, che non vede l'ora di ripartire dal ritiro di Bardonecchia dopo il lungo infortunio al ginocchio, la Juve dovrà pagare 10,5 milioni al Napoli dopo averlo avuto in prestito per 4,5 milioni. Dalla lista rimane fuori Alberto Aquilani, che era arrivato in prestito gratuito dal Liverpool: l'opzione di riscatto a 16 milioni non è stata esercitata dalla Juve, anche perché Conte non sa dove farlo giocare considerando l'arrivo di Pirlo, e così il tesoretto dei "pagherò" non ha superato i 50 milioni di euro. Ora, però, i bianconeri dovranno costruirsene un altro per agganciare il campione che possa fare la differenza. Ad inizio settimana Marotta incontrerà il procuratore di Sanchez per capire la situazione con l'Udinese e le richieste dell'attaccante cileno, mentre non è escluso un blitz a Madrid per parlare sia di Diarra col Real che incontrare gli agenti di Aguero. Sulla bilancia serviranno almeno 40 milioni di euro e questa volta il prestito più riscatto dilazionato non funzionerà. Patti chiari, amicizia lunga.


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